Svizzera

Coronavirus, 'la cifra aumenta in maniera vertiginosa'

Daniel Koch, capo della Divisione delle malattie trasmissibili: 54 casi confermati dal laboratorio di Ginevra e altre 39 persone positive al primo test

4 marzo 2020
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Quasi un centinaio di persone in Svizzera sono risultate positive al coronavirus . Lo ha affermato Daniel Koch, capo del dipartimento malattie trasmissibili presso l'Ufficio federale della sanità pubblica.

54 casi sono stati confermati dal laboratorio di riferimento a livello nazionale a Ginevra, mentre altri 39 sono risultati positivi al primo test effettuato nei vari laboratori cantonali. 

"La cifra è aumentata in maniera vertiginosa", ha assicurato Koch. Inoltre circa trecento persone in Svizzera sono già in quarantena. 

Popolazione anziana sarà più esposta

La malattia Covid-19, che attualmente in Svizzera colpisce prevalentemente giovani adulti, riguarderà sempre di più la popolazione anziana, quella più fragile nei confronti del nuovo coronavirus. È questo lo scenario considerato dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), che per il momento però non ha modificato le raccomandazioni in vigore.

"La situazione è seria e diventerà sempre più seria, anche se non vi sono ragioni per farsi prendere dal panico", ha affermato Daniel Koch, capo della Divisione malattie trasmissibili dell'UFSP nell'ormai quotidiana conferenza stampa delle autorità federali sul coronavirus disease 2019 (Covid-19, in italiano malattia coronavirus 2019).

L'Ufsp fonda la propria analisi sui dati provenienti dalla Cina, anche se non sono attualissimi. Nel Regno di Mezzo la malattia colpisce soprattutto gli anziani e il rischio di mortalità cresce molto al di sopra dei 65 anni, ha sottolineato Koch.

Decessi tra gli over 65 sono da mettere in conto anche in Svizzera, "ma possiamo avere un'influenza sul numero di morti", ha assicurato Koch, che per il momento non vuole però divulgare quali potrebbero essere le raccomandazioni delle autorità, che saranno comunicate al momento opportuno.

Per ora valgono raccomandazioni già formulate. I giovani adulti, che attualmente sono i più colpiti dal virus, devono rispettare le regole d'igiene pubblicizzate, evitare la partecipazione a grandi eventi e i contatti con persone in là con gli anni.

 

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