Svizzera

Caso Crypto, il Nazionale prende tempo

Il 2 marzo la prima decisione sull’istituzione di una commissione d’inchiesta

(Keystone)
15 febbraio 2020
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Bisognerà aspettare per capire se sarà istituita una commissione parlamentare d’inchiesta (Cpi) sul caso Crypto, società elvetica attraverso la quale i servizi segreti statunitensi e tedeschi avrebbero spiato oltre cento Paesi per decenni. Ieri l’Ufficio del Consiglio nazionale ha infatti rinviato la sua decisione in merito al 2 marzo. Prima intende sentire cosa hanno da dire il Consiglio federale e il presidente della Delegazione delle commissioni della gestione (DelCg).

L’Ufficio del Nazionale ha stabilito all’unanimità di rinviare la decisione sull’iniziativa parlamentare del gruppo socialista che chiede l’istituzione di una Cpi, ha affermato ieri ai media la sua presidente Isabelle Moret (Plr/Vd). Il 2 marzo – ovvero il primo giorno della sessione primaverile – opterà se sostenere la richiesta, dopo le audizioni di un rappresentante del governo e di Alfred Heer (Udc/Zh). In seguito toccherà all’Ufficio degli Stati e poi al parlamento.

Il capogruppo socialista Roger Nord­mann (Vd) ha accolto con favore la decisione: se l’Ufficio non avesse voluto una Cpi, lo avrebbe già comunicato ieri. Nord­mann ha poi ribadito che il Ps ritiene imprescindibile l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta, visto che la vicenda è di grande portata (una delle condizioni che servono per formare una Cpi).

I socialisti vorrebbero in particolare scoprire chi sapeva cosa sulla vicenda che vede al centro l’azienda di crittografia di Steinhausen (Zg) Crypto. In particolare, quando Markus Seiler – alla testa del Servizio delle attività informative della Confederazione fra il 2010 e il 2017 – sia stato informato e cosa ciò implichi per la sua attuale funzione di segretario generale del Dipartimento degli affari esteri. Sono pure chiesti chiarimenti in merito al ruolo dell’esercito, del Ministero pubblico della Confederazione), della Polizia federale (fedpol) e di altri organi federali. La commissione sarebbe chiamata anche a stabilire la responsabilità del Consiglio federale.

In realtà si tratta a grandi linee di quello che intende scoprire la DelCg, che giovedì ha annunciato l’avvio di un’inchiesta sul caso. Essa si coordinerà con l’ex giudice Niklaus Oberholzer, incaricato dal governo di fare luce sulla vicenda.

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