Svizzera

Merce contraffatta via posta, in futuro distrutta 'd'ufficio'

Messa in consultazione la nuova procedura che dovrebbe semplificare il compito da parte delle Guardie di confine

Salvo opposizione (Keystone)
15 gennaio 2020
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In futuro dovrebbe essere più facile scovare e distruggere la merce contraffatta spedita in Svizzera. È quanto propone la procedura semplificata posta in consultazione oggi dal Consiglio federale. Gli ambienti interessati avranno tempo fino al 30 aprile per esprimersi in merito.

Aumento delle spedizioni

Tra il 2014 e il 2018 il numero di piccole spedizioni giunte in Svizzera dall'Asia è aumentato di ben sei volte, spiega il governo in un comunicato. Con il diffondersi del commercio online, l'acquisto è diventato molto semplice: basta un click per ricevere la merce comodamente a casa. In molti casi, i prodotti spediti sono risultati contraffatti.

La procedura attuale

Attualmente i titolari di marchi e altri diritti della proprietà intellettuale possono chiedere all'Amministrazione federale delle dogane (Afd) di trattenere la merce sospetta in dogana e di procedere alla distruzione se l'acquirente non si oppone espressamente. La procedura però è molto onerosa, sia per l’Afd sia per i titolari dei marchi, precisa la nota.

Il 90% dei casi di prodotti sospetti riguardano piccole spedizioni contenenti tre oggetti al massimo. Anche se si tratta di casi di poco conto è necessario seguire una complicata procedura: l’Afd deve informare sia il titolare del marchio sia l'acquirente, dal canto loro titolari dei marchi devono prepararsi a una possibile procedura giudiziaria nel caso vi sia opposizione alla distruzione dei prodotti contraffatti e devono ispezionare la merce. Nella maggior parte dei casi queste misure si rivelano però inutili perché chi ha acquistato merce che risulta falsificata consente alla distruzione.

La nuova procedura

La nuova procedura posta in consultazione riduce notevolmente l'onere amministrativo per queste piccole spedizioni. Prevede infatti che il titolare del marchio venga informato solo se l'acquirente si oppone espressamente alla distruzione della merce bloccata in dogana. Attualmente questo avviene solo nel 5% dei casi. Gli acquirenti continueranno comunque ad avere la possibilità di opporsi alla distruzione e di esigere un esame giudiziario dei prodotti.

Secondo il Consiglio federale, la nuova procedura semplificata permetterà all'Afd di convogliare maggiori risorse sull'attività di controllo e scovare così più merce falsificata.

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