Svizzera

Aggressione omofoba contro una coppia a Zurigo

Due giovani – poi ricoverati per accertamenti – sono stati aggrediti la notte di Capodanno fuori da un locale gay nel quartiere storico del Niederdorf

L'aggressione omofoba è avvenuta nel quartiere storico del Niederdorf (Foto Ti-Press/Archivio)
2 gennaio 2020
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Due giovani sono stati aggrediti durante la notte di Capodanno a Zurigo fuori da un locale gay. Entrambi sono stati ricoverati in ospedale per accertamenti, secondo quanto riportato dal portale "20 Minuten". Per uno di essi, un 24enne, vi era il sospetto che avesse una frattura del naso, mentre l'altro, 19 anni, ha riportato una lacerazione sotto l'occhio. Hanno già potuto essere dimessi.

Gli aggressori erano quattro

L'aggressione è avvenuta verso le 2 mentre i due ragazzi bevevano qualcosa appena fuori dal locale. Le vittime hanno raccontato al quotidiano gratuito che gli aggressori erano quattro giovani che si esprimevano in tedesco, con accento straniero. Hanno chiesto loro se erano gay e quando uno di essi ha risposto affermativamente gli hanno tirato in faccia una bicchiere e hanno iniziato a picchiarli. Li hanno colpiti alla faccia e hanno continuato anche quando ormai erano a terra e tentavano di fuggire. Alla fine sono riusciti ad allertare la polizia e sono stati condotti in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale universitario.

A metà settembre un'aggressione analoga nello stesso luogo

Per le due vittime si tratta senza dubbio di un'aggressione omofoba. I due sono rimasti in ospedale fino verso le 6.30. Appena dimessi si sono recati in polizia per presentare denuncia. Un portavoce della polizia cittadina ha confermato all'agenzia di stampa Keystone-Ats che sono in corso indagini sull'aggressione. Le autorità hanno lanciato un appello ad eventuali testimoni. Già a metà settembre 2019, due persone erano state aggredite nello stesso luogo mentre a giugno due omosessuali sono stati attaccati durante il Gay Pride di Zurigo. In novembre il Legislativo cittadino ha deciso, con un'ampia maggioranza, di registrare le aggressioni basate sull'orientamento sessuale in una statistica separata, una prima a livello nazionale.

Un registro nazionale per gli attacchi omofobi

Una richiesta simile è stata presentata in maggio in tredici cantoni su richiesta dalla comunità omosessuale, bisessuale, transessuale, transgender o intersessuale (Lgbti). "È un appello che lanciamo per avere finalmente una visione d'insieme della situazione in Svizzera", aveva spiegato Muriel Waeger, direttrice per la Romandia dell'Organizzazione svizzera delle lesbiche."Se vogliamo fare della prevenzione, abbiamo bisogno di cifre su cui basarci".

Il tasso di suicidio nella comunità Lgbt è superiore alla media

Secondo Waeger le conseguenze di questi crimini motivati dall'odio possono essere drammatiche. "Il tasso di suicidio è da 2 a 5 volte superiore tra i giovani di queste comunità rispetto al resto della popolazione". Sul piano federale, la richiesta di una statistica separata dei crimini di odio contro la comunità Lgbti era stata presentata nel 2017 dalla consigliera nazionale Rosmarie Quadranti. La mozione è stata approvata in settembre dal Consiglio Nazionale. Gli Stati non si sono ancora espressi.

Almeno due casi a settimana in Svizzera

La helpline per crimini d'odio contro omosessuali e transgender registra almeno due casi alla settimana, ha spiegato a 20 Minuten Roman Heggli, responsabile di Pink Cross. Si va dagli insulti, alle minacce ai casi più gravi di aggressione fisica. L'omofobia è ancora un problema in Svizzera, ha sottolineato Heggli. A suo avviso, è comunque positivo il fatto sempre più casi di aggressione diventino di dominio pubblico perché le vittime non intendono più tacere. È importante anche che chi assiste a un'aggressione omofoba non distolga lo sguardo perché spesso l'intervento di una terza persona permette di interrompere la dinamica della violenza.

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