Svizzera

Muore la madre (volontariamente) e pure la figlia (malore)

Assolto medico zurighese che aveva accompagnato una 95enne inglese al suicidio assistito, non riuscendo sul posto a salvare la 58enne da un'emorragia

Ti-Press
24 novembre 2019
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L'ha passata liscia il medico zurighese accusato di omicidio colposo nella gestione di un caso di decesso imprevisto nell'ambito del suicidio assistito. La vicenda – riferita oggi dalla 'Nzz am Sonntag' – risale a tre anni fa, quando il medico oltre a occuparsi di una britannica di 95 anni gravemente ammalata e affidatasi all'associazione Dignitas per procedere col suicidio assistito, ha dovuto prestare le proprie cure alla figlia 58enne. La Procura di Zurigo lo ha messo sotto inchiesta per capire se nel doppio decesso vi sia stato qualcosa di contrario alla legge. È quindi risultato che l'anziana britannica, affetta da cancro, si era recata in Svizzera nell'ottobre 2016 per lasciare volontariamente la vita con l'aiuto di Dignitas. Sua figlia aveva viaggiato con lei, ma dopo l'arrivo nella camera in cui la madre avrebbe lasciato la vita terrena, ha avuto un improvviso problema di salute. Sul momento il medico presente le ha iniettato un sedativo; quindi il ricovero d'urgenza in ospedale dove la 58enne è poi deceduta, dopo un peggioramento delle condizioni, a causa di un'emorragia cerebrale. Secondo il Ministero pubblico il medico non può essere accusato di violazione dei doveri o di negligenza deliberata. Inoltre non vi sono prove di causalità fra le sue azioni e la morte della paziente.

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