L'elezione avvenuta oggi è un successo per la politica estera della Confederazione. L'Unesco è depositario delle principali convenzioni culturali mondiali
La Svizzera torna nel Consiglio esecutivo dell'Unesco. Non vi sedeva dal 2007. L'elezione è avvenuta oggi, indica una nota odierna del Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae), precisando che uno dei compiti di questo organo sarà preparare la nuova strategia a medio termine dell'organizzazione per il 2022-2029.
L'assegnazione di uno dei 58 seggi alla Svizzera è un successo per la politica estera della Confederazione e interviene in un contesto di riforma dell'Unesco e di riesame strategico dei suoi programmi, scrive il Dfae. Secondo quest'ultimo, Berna rafforza in tal modo la sua posizione per la difesa di un multilateralismo efficace e lungimirante.
L'Unesco - Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura - è depositario delle principali convenzioni culturali mondiali, ma anche di altri strumenti nei settori della bioetica e del doping, della non discriminazione nell'istruzione, della diversità culturale, della ricerca scientifica e dei media. I lavori annunciati si concentreranno sull'intelligenza artificiale e sulla scienza.