Secondo la federazione, la revisione che sarà discussa prossimamente dalle Camere federali 'calpesta un pilastro del nostro diritto costituzionale'
Rendere il servizio civile meno attrattivo? Se il progetto voluto dal governo e già approvato dal Consiglio degli Stati non sarà rivisto a fondo verrà lanciato il referendum. Lo ha deciso, in un'assemblea straordinaria svoltasi ieri a Berna, la Federazione svizzera del servizio civile Civiva.
Il nuovo Consiglio nazionale tratterà già durante la sua prima sessione un progetto che mira a limitare e a smantellare il servizio civile, afferma l'organizzazione in un comunicato odierno. Sebbene i nuovi parlamentari appaiano più favorevoli al servizio sostitutivo di quello militare è ancora troppo presto per sapere come si posizioneranno alla fine. CIVIVA si prepara quindi a tutte le eventualità.
"La revisione calpesta un pilastro del nostro diritto costituzionale", ha affermato durante l'assemblea Samuel Werenfels, che è stato responsabile dell'Organo federale di esecuzione del servizio civile. "Si basa su due presupposti che non possiamo accettare: primo il rifiuto della prova dell'atto nella sua forma attuale e secondo il pregiudizio che i civilisti siano degli scansafatiche, degli egoisti e dei disertori", si legge nella nota.
Secondo Civiva il servizio civile è ampiamente sostenuto dalla popolazione ed è, nella sua forma attuale, di una grande utilità per la società e l'ambiente. L'assemblea generale straordinaria ha quindi deciso che se non saranno apportati cambiamenti alla revisione sarà chiesto al popolo di esprimersi.