Svizzera

Secondo pilastro: tasso immutato all'1 per cento

Il Consiglio federale ha deciso questa mattina di non rivedere il relativo saggio. Le reazioni: 'È troppo basso' per l'Uss; mentre per Travail.Suisse è okay

Dall'archivio ©Ti-Press
6 novembre 2019
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Una remunerazione minima dell'1% degli averi del secondo pilastro è troppo bassa, deplora l'Unione sindacale svizzera (Uss), reagendo alla decisione del Consiglio federale di lasciare immutato il relativo saggio. Per l'organizzazione di lavoratori Travail.Suisse il governo ha invece fatto la scelta giusta.

Quest'anno, le casse pensioni hanno raggiunto rendimenti medi da primato, di quasi il 9%. Tuttavia, gli interessi pagati sul capitale di vecchiaia sono rimasti stagnanti per anni e i tassi di conversione sono sempre più bassi, afferma l'Uss in una nota odierna, dicendosi convinta che il livello storicamente basso del tasso di interesse minimo "aggravi ulteriormente il problema delle rendite (...). L'efficacia del secondo pilastro è rimessa in questione".

La federazione sindacale ritiene comunque positivo che il Consiglio federale abbia seguito la raccomandazione della Commissione federale della previdenza professionale (Commissione LPP) e non abbia ridotto il tasso d'interesse minimo applicato nella previdenza professionale obbligatoria al di sotto del suo valore attuale dell'1%, come invece chiedevano assicurazioni e datori di lavoro.

Sono proprio questi gli argomenti che fanno dire a Travail.Suisse che la scelta dell'esecutivo di mantenere il tasso all'1% è "corretta". In un comunicato, la centrale sindacale fonda la propria opinione sull'andamento divergente delle obbligazioni della Confederazione, con rendimenti negativi, e dei mercati finanziari, con performance molto positive.

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