Svizzera

Sventato attacco a un furgone portavalori svizzero

Le forze speciali della polizia francese sono intervenute in un bosco di Collonges, comune al confine con Ginevra

Police nationale
4 novembre 2019
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Giovedì scorso le forze speciali della polizia francese hanno sventato in extremis un attacco a un furgone portavalori in Svizzera. Otto persone, che avevano armi ed esplosivi, sono state arrestate. L'intervento delle teste di cuoio francesi è avvenuto in un bosco di Collonges, comune francese al confine con il canton Ginevra. I malviventi erano in possesso di fucili Kalashnikov, giubbotti antiproiettile e passamontagna. Avevano anche diverse automobili rubate.

Le unità speciali del RAID (Recherche, assistance, intervention, dissuasion) e del BRI (Brigade de recherche et d'intervention) sono rimaste appostate tutta la notte in attesa del momento opportuno per intervenire, ha appreso Keystone-ATS da fonti vicine al dossier, che confermano così quanto pubblicato dal quotidiano Le Parisien. La maggioranza delle persone fermate sono originarie dell'agglomerato di Lione già conosciute dalla polizia, in particolare per crimini commessi in Svizzera. Un uomo è di origine parigina.

Diversi attacchi a furgoni portavalori sono avvenuti negli ultimi anni in Svizzera. L'ultimo lo scorso agosto a La Sarraz (VD). Un episodio analogo si è verificato due mesi prima a Le Mont-sur-Lausanne (VD).

Queste vicende hanno risvolti anche a livello di politica federale. I corrieri portavalori chiedono da tempo di poter utilizzare di notte furgoni più pesanti e meglio protetti. In agosto il Consiglio federale ha però espresso parere negativo a una mozione in questo senso presentata dal consigliere nazionale vodese Olivier Feller (PLR).

Quest'ultimo chiede al governo di modificare l'ordinanza sulle norme della circolazione stradale per autorizzare gli autoveicoli di peso superiore a 3,5 tonnellate adibiti al trasporto di denaro a circolare di notte. Secondo l'esecutivo, veicoli più robusti farebbero troppo rumore. Il Nazionale non si è ancora espresso sull'atto parlamentare.
 
 

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