Svizzera

Treni in ritardo, ecco cosa vogliono fare le Ffs

Stamattina a Winterthur si è tenuto l'atelier sulla 'puntualità'. Da dicembre 2020 meno di 2 ore per la Lugano-Zurigo

28 ottobre 2019
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È un'annosa questione: stiamo parlando della puntualità dei treni delle Ffs.

Dallo scorso anno, i ritardi – sulla linea tra Zurigo e Berna, ma anche nella Svizzera romanda e in Ticino – sono diventati più freuqenti. Le Ffs questa primavera hanno istituito la task-force 'puntualità'. Oggi a Winterthur (Zh) il direttore Andreas Meyer presenta i risultati dell'analisi effettuata dagli esperti ed eventuali misure da attuare con l'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario in dicembre.

'Tensioni fino al 2021'

“Attualmente, per le Ffs risulta complesso mantenere elevata se non accrescere ulteriormente la puntualità dei clienti – si legge nel comunicato stampa diffuso in mattinata –. A fronte del continuo aumento del traffico e del moltiplicarsi dei cantieri, come pure degli errori commessi nella pianificazione della formazione del personale di locomotiva e dei ritardi con i treni bipiano per il traffico a lunga percorrenza, le tensioni in ambito operativo sono destinate a protrarsi fino al 2021. Per questo, le FFS intendono migliorare la pianificazione dell’offerta, della produzione ferroviaria e dei progetti di costruzione e, dove necessario, prevedere maggiori riserve a livello di personale, materiale rotabile, impianti e orario. Le prime misure saranno attuate con il cambiamento d’orario di dicembre 2019”.

Gli errori 

A fine 2018 le Ffs hanno lanciato il programma «Puntualità dei clienti 2.0» e incaricato un gruppo di esperti di sostenere le analisi. I risultati hanno evidenziato che in determinati momenti e luoghi il sistema ferroviario dispone di riserve troppo esigue. Le cause sono molteplici:
 
 • le Ffs hanno commesso degli errori, ad esempio nella pianificazione della formazione e dell’impiego del personale di locomotiva. Questo è il motivo per cui nei giorni di punta non ci sono macchinisti a sufficienza e gli addetti alla distribuzione sono sotto pressione.
• La consegna dei nuovi treni bipiano per il traffico a lunga percorrenza è in ritardo di diversi anni.
• L’aumento dei cantieri consentito dalle risorse aggiuntive stanziate dal Fondo per l’infrastruttura ferroviaria rende complesso trovare il giusto equilibrio tra esercizio ferroviario e attività di costruzione.
• Al contempo, il numero di viaggiatori nei treni delle Ffs è in crescita: nel primo semestre 2019 la domanda è salita del 7 percento.
• In risposta alla crescente domanda, le Ffs offrono attualmente una gamma di servizi molto diversificata. Nel 2019 il traffico supplementare riconducibile agli eventi di tutta la Svizzera ha raggiunto il livello più alto dal 2002. Quest’ultimo si concentra soprattutto d’estate, lo stesso periodo in cui raggiunge il proprio picco anche l’attività dei cantieri ferroviari.
• Dalla pianificazione a lungo termine all’esercizio quotidiano, sono stati fatti compromessi a favore dell’offerta ferroviaria e a scapito della puntualità, senza che ciò venisse mostrato con sufficiente trasparenza. Questo allo scopo, ad esempio, di offrire al maggior numero di clienti il maggior numero di collegamenti o di servire il maggior numero di fermate su richiesta di Cantoni e Comuni.
 
 
 
“In conseguenza a ciò – si legge – l’esercizio ferroviario è spesso ai limiti delle proprie capacità e i settori operativi delle Ffs sono costretti troppo spesso a lavorare in modalità task force. Nei prossimi anni sarà ancora difficile assicurare la stabilità dell’esercizio ferroviario svizzero: l’offerta, traffico supplementare incluso, sarà ulteriormente ampliata. Dal 2014 le Ffs hanno intensificato la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria per recuperare i ritardi corrispondenti. Dal 2017, a tale scopo nell’ambito della convenzione sulle prestazioni con la Confederazione sono stati stanziati molti più fondi. Nei prossimi anni è previsto di nuovo un aumento dei cantieri dal momento che sono in programma ulteriori lavori di ampliamento e che le Ferrovie non hanno ancora recuperato i ritardi a livello di manutenzione. Inoltre, i macchinisti i cui posti di lavoro sono stati creati di recente e che sono attualmente in fase di formazione saranno disponibili solamente verso la fine del 2020. Pertanto, in particolare i macchinisti e i fornitori di servizi saranno messi a dura prova ancora per diversi mesi. Le Ffs devono quindi adottare ulteriori provvedimenti atti a decongestionare il sistema ferroviario.

 

 

Asse nord-sud: orario transitorio dal 2021 con particolare attenzione all’affidabilità

A dicembre 2020 le Ferrovie metteranno in esercizio la galleria di base del Monte Ceneri, ultimando la trasversale alpina. In una prima fase le Ffs prevedono un orario transitorio in grado di garantire un’offerta stabile nel traffico viaggiatori e merci.

Iniziallmente il tempo di viaggio Zurigo–Milano sarà di 3 ore e 17 minuti. Ffs e Trenitalia assicureranno in tal modo l’affidabilità del traffico transfrontaliero. L’obiettivo è un tempo di percorrenza Zurigo–Milano di 3 ore e 2 minuti a partire da fine 2022. Insieme ai partner italiani, le Ferrovie stanno facendo il possibile per creare al più presto i necessari requisiti su entrambi i versanti del confine.

In Svizzera, a partire da dicembre 2020 il tempo di percorrenza tra Zurigo e Lugano sarà inferiore alle 2 ore, grazie al completamento di alcuni progetti di costruzione come il cantiere sulla sponda est del lago di Zugo. Da dicembre 2020 il Ticino sarà percorribile in tempi decisamente più rapidi, con un dimezzamento dei tempi di viaggio tra Bellinzona e Lugano e grazie al collegamento diretto Locarno–Lugano.

A causa degli attuali lavori di finitura nella galleria di base del San Gottardo, nella fase di realizzazione l’offerta non può ancora comprendere l’intera capacità. La capacità disponibile basta tuttavia a soddisfare la domanda attuale sia nel traffico viaggiatori che in quello merci. Il progetto d’orario concreto sarà comunicato a fine maggio 2020, mentre l’attribuzione definitiva delle tracce per il traffico viaggiatori e merci avverrà a fine estate 2020.

 

 

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