Svizzera

Divieto di accendere i fuochi all'aperto o non divieto?

Primi disagi al traffico ferroviario e non solo a nord delle Alpi a causa delle elevate temperature. Anche in Ticino si valuta se emanare il divieto.

(TiPress)
24 luglio 2019
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L’ondata di calore (oltre 34 gradi ieri a Sion, Basilea, Biasca e in altre località) e la siccità da lunedì attanagliano di nuovo la Svizzera. A Nord delle Alpi si registrano i primi disagi, in parte attesi. Mentre le autorità cantonali valutano se proibire o no i fuochi all’aperto, con divieti che – a pochi giorni dal Primo agosto – includerebbero fuochi d’artificio e falò.

A Ginevra, il Municipio ha riattivato il suo piano d’emergenza per anziani e senzatetto. A Basilea un ramo di un castagno rinsecchito s’è spezzato ed è caduto su un’auto in corsa, senza conseguenze per la conducente.

A causa delle alte temperature, i tre battelli della società di navigazione zurighese che circolano sulla Limmat – con tetti in vetro che lasciano surriscaldare gli interni – sono fermi. Lo stop dovrebbe protrarsi almeno fino a domani.

Perturbazioni anche al traffico ferroviario. Le Ffs – che proprio lunedì hanno presentato misure per evitare la deformazione dei binari a seguito delle elevate temperature (cfr. ‘laRegione’ di ieri) – hanno dovuto chiudere la tratta fra Stäfa e Uitikon, sulla riva destra del lago di Zurigo, dopo che i binari si erano abbassati di 5 centimetri. La tratta è stata riaperta nel corso del pomeriggio, dopo l’intervento di un vagone antincendio che con un getto d’acqua ha raffreddato i binari e il consolidamento della massicciata. Un analogo problema s’è verificato anche tra Yverdon e Losanna. Danni ai binari sono stati segnalati anche nell’Oberland bernese e nell’Emmental.

A causa della persistente siccità nei cantoni di Lucerna, Uri, Nidvaldo e Obvaldo sono state disposte restrizioni all’accensione di fuochi all’aperto. È possibile che per il Primo agosto venga emesso un divieto assoluto.
Da parte loro, le autorità lucernesi invitano alla prudenza nell’accensione di fuochi nei boschi o in prossimità di essi e raccomandano di ricorrere unicamente a focolari fissi. In caso di forte vento, ad esempio in vista di un temporale, si rinunci. Viene inoltre ricordato di non lasciare mai le fiamme incustodite e di spegnerle del tutto prima di partire. Altro consiglio: non gettare tabacchi o fiammiferi accesi. Per il fine settimana sono attesi temporali. Bisognerà vedere se pioverà abbastanza. Altrimenti non è da escludere un divieto assoluto di accensione di fuochi nei boschi e nelle loro vicinanze.

Valutazioni in questo senso sono in corso anche a Bellinzona. In Ticino la situazione ieri pomeriggio era «incerta», ci hanno detto alla Sezione forestale del Dipartimento del territorio. Attualmente, il pericolo di incendio di boschi è “marcato” (livello 3, su una scala che ne conta 5), come nella Svizzera centrale, in alcune regioni dei cantoni di San Gallo e dei Grigioni e in quasi tutta la Romandia (eccetto in buona parte del Vallese). Significa ad esempio che una sigaretta gettata o la scintilla di un fuoco acceso per una grigliata bastano per provocare un incendio che si propagherebbe velocemente. Le raccomandazioni anche qui sono le stesse: evitare di accendere fuochi in presenza di vento, per le grigliate utilizzare solo i focolari già esistenti, tenere sempre sotto controllo il fuoco e spegnere immediatamente le scintille, disporre di una riserva d’acqua in caso d’emergenza.

Nemmeno in Ticino si esclude di emanare a breve un divieto assoluto di accendere fuochi all’aperto. Dipenderà dall’evolversi della situazione meteorologica. MeteoSvizzera ieri prevedeva alcuni temporali non prima di venerdì sera (ma “isolati”, e “più probabili nelle Alpi”), temporali che non dovrebbero mancare all’appello sabato e domenica. A seconda dell’evoluzione delle previsioni nel corso della giornata odierna, un divieto di accendere fuochi all’aperto potrebbe essere emanato entro le 12 di domani, giovedì, oppure slittare di qualche giorno, probabilmente a lunedì.
In questo caso, i Comuni intenzionati a festeggiare il Primo agosto dovranno organizzarsi. Come avvenne lo scorso anno, quando gli spettacoli con fuochi d’artificio si svolsero in deroga al divieto di accendere fuochi all’aperto, decretato a Sud delle Alpi il 9 luglio e revocato soltanto un mese dopo, il 10 agosto.

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