Svizzera

Berna, l'uomo ucciso aveva un'arma da fuoco

Si precisano i contorni del ferimento mortale del 36enne fuggito da un istituto psichiatrico. Si è verificata “una situazione di grave minaccia per gli agenti”

archivio Keystone
22 luglio 2019
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L'uomo ferito a morte mercoledì scorso dalla polizia di Berna aveva maneggiato improvvisamente un'arma da fuoco. Lo confermano le indagini in corso, condotte della polizia cantonale di Zurigo sotto la direzione della procura cantonale bernese.

Lo riferisce un comunicato odierno della procura cantonale per compiti speciali, senza precisare però di che arma si tratti.

Mercoledì scorso alle 16.45 la polizia della città federale era stata avvertita che un 36enne svizzero residente nel canton Berna era fuggito da un istituto psichiatrico. Una pattuglia della cantonale lo aveva rintracciato circa un'ora dopo in una proprietà in Kuhnweg, nel quartiere di Schönberg/Bitzius, tra il Rosengarten e il Museo Paul Klee, nella parte orientale di Berna.

Secondo quanto già riferito in precedenza, i poliziotti sono riusciti ad avvicinarsi e a parlare con il fuggitivo. Ma poi si è verificata una "situazione di grave minaccia per gli agenti", quando l'uomo ha improvvisamente afferrato un'arma da fuoco. Ciò ha portato all'uso di armi di ordinanza. Il 36enne, ferito gravemente, è morto poco dopo in ospedale.

Le indagini sull'esatto dinamica e le circostanze di quanto accaduto sono ancora in corso. Nel frattempo il procedimento è stato trasferito dalla procura di Berna-Mittelland a quella cantonale per compiti speciali. Le indagini di polizia, come di solito avviene in casi del genere, sono svolte da un corpo extra-cantonale; in questo caso da quello di Zurigo.

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