Svizzera

Scoperta da un milione di franchi: i videogiochi fanno bene ai ragazzi

Una ricercatrice dell'Università di Ginevra ha vinto il premio Jacobs 2019 per il suo studio sugli effetti benefici dei giochi elettronici sulle doti cognitive dei bambini

Ci mancava questa...
8 luglio 2019
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Ha scoperto che i videogiochi d'azione - per esempio quelli ricchi di sparatorie, in genere poco amati dai genitori - migliorano le doti cognitive dei ragazzi: per queste ricerche Daphné Bavelier, professoressa all'Università di Ginevra, ha ricevuto il premio Jacobs 2019, dotato di 1 milione di franchi.

Negli ultimi 20 anni Bavelier ha dedicato il suo lavoro a queste ricerche controcorrente, si legge in un comunicato odierno della Jacobs Foundation, la fondazione zurighese che assegna ogni due anni il riconoscimento. "La sua principale attività è quella di identificare i meccanismi cerebrali che portano a una maggiore plasticità neuronale e quindi a un migliore apprendimento". Bavelier e gli altri ricercatori del laboratorio di neuroscienze di Ginevra hanno mostrato che giochi quali gli sparatutto - spesso messi in relazione con comportamenti violenti - hanno anche aspetti positivi: i giovani che giocano regolarmente con questi prodotti hanno una maggiore capacità di attenzione rispetto ai loro coetanei che ricorrono a giochi più tranquilli come The Sims o Tetris. I giochi d'azione migliorano anche la percezione e l'orientamento spaziale.

Finora la professoressa Bavelier si è occupata principalmente dei possibili effetti positivi dei videogiochi. Tuttavia ciò non significa che non vi siano conseguenze negative o abusi, ricorda la Jacobs Foundation. Bavelier utilizzerà il provento del premio per continuare ad analizzare i diversi effetti dei giochi in questione e dei sottostanti meccanismi cerebrali.

 

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