Svizzera

Un reggiseno capace di diagnosticare i tumori

Un consorzio franco-svizzero punta a sviluppare un esame preventivo più accessibile della mammografia. Nel 2018 il cancro al seno è stato il tumore più mortale per le donne

L'iniziativa è sostenuta dalla Confederazione  con un contributo di 158'500 franchi e dal canton Neuchâtel con altri 156'500 (Keystone)
28 giugno 2019
|

Un reggiseno intelligente per rilevare il cancro al seno. È quanto punta a sviluppare un consorzio franco-svizzero, lanciatosi in una ricerca esplorativa per offrire un metodo diagnostico più facilmente accessibile della mammografia. Al progetto SBra (bra significa reggiseno in inglese) partecipano cinque partner, hanno comunicato oggi quest'ultimi. In Svizzera l'iniziativa è sostenuta dalla Confederazione  con un contributo di 158'500 franchi e dal canton Neuchâtel con altri 156'500.

Secondo i dati del sistema di sorveglianza Globocan, nel 2018 il cancro al seno è stata la forma di tumore più mortale per le donne nel mondo. L'anno scorso la malattia ha provocato circa 627'000 decessi, mentre sono stati diagnosticati un milione di nuovi casi. La cifre elvetiche parlano di oltre 6000 nuovi casi di cancro invasivo e di 1372 morti, il che corrisponde alla prima causa di morte femminile tra i 40 e i 50 anni. Tuttavia, se individuato in uno stato precoce, il tumore può essere debellato almeno nove volte su dieci.

L'esame preventivo al seno più efficace e riconosciuto scientificamente, precisano i promotori del progetto, è la mammografia. Tuttavia, ha lo svantaggio di essere onerosa e non può essere utilizzata in massa in alcuni Paesi. Inoltre, si tratta di un test piuttosto fastidioso per chi lo subisce. Pertanto, prosegue la nota, sviluppare nuovi strumenti sulla base del progresso tecnologico è fondamentale. Il progetto SBra punta a realizzare un reggiseno dotato di sensori capaci di diagnosticare subito un tumore, in modo confortevole e senza rischi per la salute. Il dispositivo è pensato soprattutto per le donne ad alto rischio e per quelle che, per vari motivi, non si sottopongono ai test.

È previsto che l'iniziativa, con un budget di circa un milione di euro, duri 24 mesi. La collaborazione coinvolge, sponda elvetica, il Centro svizzero per l'elettronica e la microtecnologia (CSEM) di Neuchâtel e la società di La Chaux-de-Fonds ZTC Technology.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE