Svizzera

Tasse ecologiche sui voli? Hotelplan, 'Sì, ma importi bassi'

Il direttore del tour operator elvetico spiega alla Regione che eventuali 'tributi' verdi su viaggi inquinanti dovrebbero essere inferiori a 100 franchi

Daniel Bühlmann, COO di Hotelplan Suisse
24 giugno 2019
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Spagna, America, Grecia, Canada. Ecco dove vanno gli svizzeri in vacanza quest’estate. Piace molto anche la crociera. Varie sfide attendono l’unico tour operator elvetico che cerca giovani leve, è attento al clima e aperto a tasse ecologiche su voli o crociere. Hotelplan Suisse investirà in Ticino come ci spiega Daniel Bühlmann COO di Hotelplan Suisse, che ha tracciato a Zurigo un bilancio intermedio della stagione. Tra cifre e nuove mete, anche qualche novità per il Ticino.  «Siamo molto soddisfatti dell’incremento di fatturato registrato quest’anno rispetto al precedente esercizio, tenuto conto della tendenza a prenotazioni sotto-data per le vacanze al mare. Ci attendiamo un’ulteriore crescita per il prossimo anno, in modo particolare per i viaggi individuali», spiega Bühlmann. Lo abbiamo incontrato. 


Hotelplan vuole investire in Ticino? 

Ora abbiamo tre agenzie di viaggio, una a Bellinzona e due a Lugano. Stiamo valutando di aprire anche un’agenzia nel Locarnese, dove c’è un potenziale. Può essere tra un mese o tra un anno, stiamo cercando il posto giusto.


I vostri dépliant sono in tedesco e francese, almeno online non potreste fornirli in italiano? Ci piacerebbe molto offrirli in italiano online ma ci costa davvero troppo rispetto al numero di clienti. Comunque i nostri collaboratori traducono spesso la documentazione in italiano, soprattutto per i viaggi più complessi. 

 
Viaggiare inquina, soprattutto se si vola o si va in crociera. Pensa che Hotelplan può fare di più per il pianeta?

Possiamo sempre fare meglio e sono convinto che dobbiamo fare di più come società. Noi soddisfiamo i desideri dei clienti e proponiamo attivamente di compensare l’inquinamento in CO2  del loro volo,  attraverso la piattaforma myclimate (che sosteniamo dal 2006), con una donazione a progetti ecologici all’estero. Lo fa un cliente su 4. Nel 2018 abbiamo compensato 21’706 tonnellate di CO2, sono 57’500 voli da Zurigo a Londra e ritorno. Sono compresi anche tutti i nostri spostamenti aziendali.  Ciascun volo per lavoro dei nostri collaboratori viene compensato sulla piattaforma.  

 
Che cosa pensa delle tasse ‘ecologiche’ sui voli o crociere?

Penso si debba iniziare con un importo modesto (sotto i cento franchi) per lasciar crescere una maggiore sensibilizzazione. Così si potrebbero già ottenere buoni risultati. Importi extra di 200 o 300 franchi sul budget sarebbero troppo per tante famiglie che dovrebbero cambiare destinazione e frequenza dei viaggi. 


Lei consiglierebbe ad un giovane di lavorare in agenzia viaggio? C’è futuro?  

Per un giovane è una buona scelta e la consiglio calorosamente. Stiamo puntando anche su formazioni per chi viene da un altro ramo. È un lavoro che permette di conoscere culture diverse, di aprirsi al mondo e apprezzare quello che abbiamo in Europa. C’è chi è naturalmente portato per vendere un prodotto. Noi vendiamo un prodotto speciale che porta felicità alle persone. 
 

Quali qualità deve avere un suo collabora­tore? 

Sicuramente la conoscenza sulle destinazioni, ma anche la capacità di cogliere i desideri del cliente, soddisfarli, rispettando il suo budget. Bisogna essere un poco psicologi, essere capaci di leggere la persone che entra in agenzia.   

 
 
Che cosa pensa di Tripadvisor, c’è da fidarsi dei consigli?

Aiuta i clienti a farsi un’idea oggettiva della qualità di alberghi e ristoranti. Chi lo usa deve sapere che non tutto è obiettivo. Meglio fidarsi quando ci sono davvero tanti commenti positivi sulla stessa struttura. Occorre poi verificare da dove arrivano i commenti, perché il concetto di qualità varia da una cultura all’altra. Il ristorante che piace ad un francese non necessariamente piace ad uno svizzero.  


Questo clima imprevedibile vi sta dando filo da torcere e cambia le abitudini  di chi viaggia?

Notiamo che alcuni fenomeni, come gli uragani, sono sempre più frequenti e inattesi, quindi dobbiamo sempre più spesso attivarci per fare rientrare clienti in anticipo o aiutarli sul posto. 


Tour operator e agenzie devono avere un fondo di garanzia per risarcire i clienti in caso di fallimento. Non è così per le compagnie aeree. Se c’è un ‘grounding’ si rischia di non avere nessun rimborso?

In Svizzera se un’agenzia o un tour operator falliscono i loro clienti vengono rimborsati dal fondo di garanzia. Effettivamente per le compagnie aeree non è obbligatorio. Ma sarebbe importante che lo fosse perché i ‘grounding’ succedono, tra i più recenti ricordo Air Berlin, SkyWork, Cobalt Air, che hanno lasciato a terra numerosi passeggeri senza rimborsi. Un’altra via sarebbe pagare il volo solo qualche giorno prima di partire. Tanti svizzeri hanno già acquistato il volo per le ferie di Natale, sono 6 mesi di rischio.


 

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