Svizzera

Il Plr verso una svolta verde

I delegati si sono espressi a favore dell'Accordo di Parigi sul clima e hanno approvato una tassa sui biglietti aerei

Keystone
23 giugno 2019
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Decisione ad effetto ieri all'assemblea del Plr: dopo accesi dibattiti, il documento programmatico sulla politica climatica e ambientale risulta ancora un po' più verde. Riuniti a Zurigo, i delegati si sono espressi a favore dell'Accordo di Parigi sul clima e hanno approvato una tassa sui biglietti aerei.

La possibilità di introdurre una tale tassa non figurava nel documento elaborato a seguito di un'indagine interna e in discussione ieri. La proposta, presentata dal consigliere agli Stati lucernese Damian Müller, è stata approvata con 121 "sì", 103 "no" e tre astenuti. La Conferenza dei presidenti sezionali era contraria, mentre la presidente del partito Petra Gössi non ha votato.

Concretamente, i rappresentanti liberali-radicali hanno convenuto di creare una tassa "incentivante" sui biglietti aerei "per l'innovazione la protezione dell'ambiente". Il suo ricavato confluirebbe parzialmente in un fondo specifico, da cui verrebbero assegnati mezzi per innovazioni e investimenti a favore della protezione del clima, sia in sia in Svizzera che all'estero. Il resto delle entrate verrebbe ridistribuito. I passeggeri in transito sarebbero esonerati dal pagamento della tassa.

Allo stesso tempo i delegati ritengono che la Svizzera dovrebbe impegnarsi per una tassa sul cherosene coordinata a livello internazionale, che andrebbe poi a sostituire la tassa sui biglietti aerei. Al contrario, è stato respinta l'idea di promuovere i treni notturni.

Zero emissioni entro il 2050

Al documento programmatico sono state anche apportate altre modifiche. Nella parte generale del programma, i delegati hanno espresso, con 158 voti contro 148, il loro sostegno all'Accordo di Parigi sul clima, che prevede una riduzione a zero delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2050. Ancora una volta, si sono scontrati con il parere della Conferenza dei presidenti sezionali.

Il PLR si allinea quindi con le ultime raccomandazioni del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico. L'iniziativa "per i ghiacciai" ha infatti lo stesso obiettivo.

Numerose richieste di modifica

Complessivamente, prima dell'assemblea erano state presentate oltre 50 richieste di modifica al documento. Tutte sono state discusse e votate singolarmente durante la riunione, che è durata poco più di tre ore. Il testo finale è stato convalidato con 190 "sì" e un'astensione.

Realizzato sulla base di un'ampia consultazione svolta negli ultimi mesi tra i membri del partito (cui hanno risposto 14'000 persone), il documento contiene una serie di misure articolate in quattro temi: natura e paesaggio, alloggio, lavoro e formazione nonché mobilità. In ognuno di questi casi viene tenuto conto delle stesse misure: la responsabilità individuale, gli incentivi e infine - quale ultima risorsa - le restrizioni più severe.

Non cedere terreno ad "utopisti"

Prima dell'inizio della discussione vera e propria, Petra Gössi ha esortato i delegati a non cedere il terreno ambientale agli "utopisti". Facendo riferimento agli altri partiti ha invitato a non fare come l'Udc "che nasconde la testa sotto la sabbia e nega il problema", o come i socialisti e i verdi "che perseguono una politica ambientale e climatica basata su divieti".

La questione del clima "non lascia nessuno di noi indifferente", ha detto Gössi davanti ai delegati. La consigliera nazionale svittese ha aggiunto che la politica ambientale è diventata una questione che le sta particolarmente a cuore. "Ma una questione di cuore di stampo liberale", ha precisato.

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