Svizzera

Inneggiò sui social allo 'Zio Adolf': le Ffs lo licenziano

L'agente della sicurezza ferroviaria già sospeso per frasi inneggianti al nazismo è stato definitivamente scaricato. 'Incompatibile con l'etica del poliziotto'

12 giugno 2019
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Non lavora più per le Ffs l'agente della polizia dei trasporti che aveva pubblicato frasi razziste e inneggianti il nazismo su Facebook. L'uomo - già sospeso - e l'azienda hanno deciso di comune accordo di porre fine al rapporto di lavoro. Un'indagine interna è giunta alla conclusione che l'attività di estrema destra è incompatibile con le esigenze etiche e morali di un poliziotto, ha spiegato oggi un portavoce delle Ffs, confermando quanto riferito del portale blick.ch. La vicenda era stata portata alla luce a fine aprile dal SonntagsBlick. Secondo il settimanale, per anni l'uomo aveva tenuto propositi razzisti ed espresso fantasie di violenza contro i rifugiati.

'Non tolleriamo alcun comportamento inumano, razzista, estremista'

Nei social media non aveva fatto mistero delle sue convinzioni neonaziste. Lo scorso 20 aprile, in cui ricorreva l'anniversario della nascita di Adolf Hitler aveva per esempio scritto "Una candela per lo zio. GruSS", in riferimento al Führer e alle SS. Le Ffs avevano preso posizione, precisando di non tollerare alcun comportamento inumano, razzista, estremista o che glorifichi la violenza da parte dei dipendenti. Il Codice di condotta dell'azienda, avevano ricordato, è parte integrante di tutti i contratti di lavoro e i dipendenti si impegnano a rispettarlo. La Polizia dei trasporti dispone di circa 190 agenti che operano nelle stazioni ferroviarie e sui trasporti pubblici. Sono formati presso scuole di polizia riconosciute.

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