Svizzera

(Quasi) banditi i sacchetti di plastica

Nel commercio al dettaglio registrata una drastica diminuzione dell'usa e getta. Il calo è dell'86 per cento dal 2016

(Ti-Press)
5 giugno 2019
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Cambio di rotta fra i consumatori. In Svizzera l'uso di sacchetti di plastica monouso è quasi crollato nello spazio di un paio di anni. Dal 2016 ad oggi il calo è stato dell'86 per cento. E questo grazie all'iniziativa messa in atto dal commercio al dettaglio. Sono le associazioni di categoria, Swiss Retail Federation e la Comunità di interesse del Commercio al dettaglio svizzero a fornire i dati e a tracciare un bilancio. E in questo caso i numeri sono quanto mai eloquenti. Dagli oltre 417 milioni di sacchi venduti alle casse dei punti vendita nel 2016 si è passati ai 66 milioni del 2017 e, di seguito, ai 56 milioni circa dell'anno scorso. Globalmente la diminuzione è stata di 361 milioni di sacchetti in plastica usa e getta, quanto, sottolineano le associazioni, tre volte la circonferenza della Terra.

Gli obiettivi del settore, insomma, sono stati ampiamente superati. Ma la battaglia non è ancora vinta. A questo punto ci si prefigge di contrarre ulteriormente il consumo di plastica da qui al 2025 del 70-80 per cento. Le due associazioni hanno, dunque, stretto un patto che supplisce all'introduzione di un divieto vero e proprio. Di fatto dal 2018 i sacchetti alla cassa non sono più gratuiti. Una misura a cui hanno aderito 30 imprese di commercio al dettaglio nel campo dell'alimentare. E agli occhi del settore questa (al pari della politica adotatta a livello federale) si è rivelata essere la via giusta.

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