Svizzera

Su internet situazioni a rischio per quasi tutti i giovani

Uno studio svizzero mostra che la metà dei bambini non si sente al sicuro quando naviga. A 14 anni uno su due ha già visto contenuti a sfondo sessuali

Ti-Press
23 maggio 2019
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In Svizzera, quasi tutti i giovani tra i 15 e i 16 anni sono stati confrontati almeno una volta con una situazione a rischio in internet, che si trattasse di rappresentazioni a carattere sessuale o violento, di messaggi discriminanti, contatti con sconosciuti oppure una violazione della sfera privata. Gli ultimi risultati dello studio EU Kids Online Svizzera, pubblicati giovedì nel quadro del 4° Forum nazionale Giovani e media e trasmessi ai media dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, mostrano la necessità di sostenere i bambini e i giovani nella gestione dei rischi del mondo digitale.

Navigare in Internet e utilizzarne i servizi fa ormai parte della vita quotidiana, tanto per gli adulti quanto per i bambini e i giovani. Questi ultimi sono però confrontati regolarmente a situazioni problematiche, un rischio che aumenta con l’avanzare dell’età e delle competenze digitali nonché con l’utilizzo di uno smartphone. «Il rischio più frequente riguarda il contatto con contenuti problematici generati o pubblicati dagli utenti stessi», precisa Martin Hermida, autore dello studio. In effetti, spesso sono proprio loro a rendere accessibili o a far circolare fotografie con rappresentazioni di violenza, messaggi d’odio ed esperienze inerenti al consumo di droghe o ad altri comportamenti a rischio (autolesionismo, uso di armi, anoressia ecc.).

Un ventaglio di rischi ad ogni età

Lo studio EU Kids Online, condotto in Svizzera su oltre 1000 bambini e giovani di età compresa tra i 9 e i 16 anni, rivela dati che fanno riflettere. All’età di 10 anni, il 9% dei bambini è già stato vittima di discriminazioni e il 5% di ciberbullismo, principalmente nei giochi online per ragazzi. All’età di 14 anni, quasi un giovane su due ha già visto contenuti a carattere sessuale. Il 45% dei giovani tra i 15 e i 16 anni ha già subìto una violazione della propria sfera privata e al 41% è stato chiesto di fornire informazioni a carattere sessuale su se stessi (grooming). La metà dei bambini e dei giovani non si sente in linea generale al sicuro in Internet. Malgrado ciò, gli interpellati hanno posizioni contrastanti e riconoscono anche le numerose opportunità offerte dalla rete, considerandola una fonte di informazioni e di esperienze, un mezzo per aiutare o sostenere gli altri oppure una forma di intrattenimento grazie a video e giochi.

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