Svizzera

Six, la multa è confermata

L'operatore ha abusato della sua posizione dominante sul mercato delle carte di pagamento. Il Taf conferma l'ammenda di 7 milioni di franchi inflitta nel 2010 dalla Comco

Keystone
22 maggio 2019
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L'operatore Six ha abusato della sua posizione dominante sul mercato delle carte di pagamento: lo ha stabilito il Tribunale amministrativo federale (Taf), che ha confermato una multa di 7 milioni di franchi inflitta nel 2010 dalla Commissione della concorrenza (Comco) per fatti risalenti al periodo fra il 2005 e il 2007.

Secondo la Comco SIX Multipay (ex Telekurs Multiplay) - filiale del gruppo Six - ha sfruttato la sua posizione favorendo i terminali per carte di pagamento della sua consorella Six Card Solutions: solo a questa società veniva infatti offerta, a partire dal 2005, la funzione Ddc (Dynamic Currency Conversion). Questa permette a un cliente detentore di carte di debito o di credito straniere la possibilità di decidere, direttamente al terminale, se effettuare il pagamento in franchi o nella sua valuta nazionale. La Ddc non solo è comoda per l'acquirente, è anche finanziariamente molto interessante per il negoziante, perché questi partecipa all'utile risultante dalla conversione.

Il procedimento dell'autorità federale era stato aperto a seguito di una denuncia di un produttore di terminali concorrente alla Six Card Solutions, che si era lamentato per non ricevere dalla SIX Multipay le informazioni di interfaccia necessarie per rendere compatibili i suoi prodotti con la funzione DCC. Questo rifiuto era stato considerato illecito dalla Comco. 

Six - che attraverso un'azienda controllata gestisce fra l'altro anche la borsa svizzera - aveva portato il caso davanti al Taf. 

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