È pronta l'alternativa all'Iniziativa sulla trasparenza. Ma i contenuti saranno resi noti soltanto il 7 maggio.
Berna – Il disegno di legge destinato a squarciare il velo che avvolge attualmente il finanziamento dei partiti è pronto, ma bisognerà attendere fino al 7 maggio per conoscerne i particolari. È quanto deciso dalla Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (Cip-S) che ha approvato il progetto per 7 voti a 2 e un'astensione.
Il 7 di maggio il progetto verrà inviato in consultazione e solo allora se ne conoscerà il tenore, si legge in una nota odierna dei servizi parlamentari.
Il disegno di legge in questione rappresenta un controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "Per più trasparenza nel finanziamento della politica (Iniziativa sulla trasparenza)". Depositato il 10 ottobre 2017, il testo vuole obbligare i partiti a rendere pubblici i loro bilanci e conti economici nonché la provenienza delle donazioni superiori a 10mila franchi per anno e persona. Nel caso di campagne, le persone e i comitati devono dichiarare le donazioni superiori a 10mila franchi sempre che impieghino in totale più di 100mila franchi. Inoltre, accettare donazioni anonime sarebbe vietato.
La Cip-S si era riunita già nel gennaio scorso. In quell'occasione aveva stabilito di voler contrapporre all'iniziativa un controprogetto indiretto, agendo a livello di legge, e non di Costituzione federale, non volendo appesantire la carta fondamentale con disposizioni troppo dettagliate.
Per questo motivo aveva deciso di presentare un'iniziativa parlamentare: dopo aver ottenuto il via libera – anche se solo con un voto di scarto – dall'omologa commissione del Nazionale, la Cip-S si è quindi messa al lavoro, elaborando un testo di legge.
Il suo progetto potrebbe contenere anche una disposizione volta a vietare l'accettazione di donazioni dall'estero. L'omologa commissione del Nazionale si era però opposta a questa aggiunta.
In generale, i favorevoli a un controprogetto sostengono che i cittadini desiderano una maggiore trasparenza come dimostrerebbe il successo di testi analoghi accolti in Cantoni come Svitto e Friburgo o il Ticino. I contrari, invece, non reputano necessario intervenire. A loro modo di vedere, il Parlamento non dovrebbe, per paura di un'iniziativa popolare, elaborare regole che in realtà non vuole affatto. Essi chiederanno quindi in aula di sottoporre al voto del popolo l'Iniziativa sulla trasparenza senza controprogetto indiretto.
L'iniziativa popolare sulla trasparenza è sostenuta da Verdi, Ps, Pbd, Pev, Partito pirata e dall'organizzazione Transparency International Svizzera, ma non dal Consiglio federale.
Il Gruppo di Stati contro la corruzione (Greco) del Consiglio d'Europa ha recentemente giudicato l'iniziativa positiva. Negli ultimi anni il Greco ha criticato più volte la Svizzera per la sua mancanza di trasparenza nel finanziamento dei partiti. Il popolo potrebbe pronunciarsi in proposito nel 2020 o nel 2021.