Svizzera

Post razzisti su Facebook, sospeso agente della polizia dei trasporti

L'uomo si è espresso con dichiarazioni razziste e inneggianti al nazismo. Le Ffs hanno aperto un'inchiesta.

(Keystone)
30 aprile 2019
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Berna – Le Ffs hanno aperto un'inchiesta nei confronti di un agente della polizia dei trasporti a causa di sue dichiarazioni razziste e inneggianti al nazismo pubblicate su Facebook. In via cautelare l'uomo è stato temporaneamente sospeso dal servizio.

L'agente si è espresso su questioni sociali e politiche in modo da violare, almeno moralmente, la posizione dell'azienda, si legge in una nota diffusa oggi dalle Ffs. Nelle sue prese di posizione egli avrebbe inoltre specificato di essere della polizia ferroviaria.

Il caso è stato sollevato domenica scorsa dal 'SonntagsBlick'. Secondo il settimanale, per anni l'uomo avrebbe tenuto propositi razzisti ed espresso fantasie di violenza contro i rifugiati. Nei social media non avrebbe fatto mistero delle sue convinzioni neonaziste. Lo scorso 20 aprile, in cui ricorreva l'anniversario della nascita di Adolf Hitler aveva scritto "Una candela per lo zio. GruSS", ovvio riferimento al Führer e alle SS.

Le Ffs non tollerano alcun comportamento inumano, razzista, estremista o che glorifichi la violenza da parte dei propri collaboratori, si legge nel comunicato. Il Codice di condotta delle Ffs è parte integrante di tutti i contratti di lavoro e i dipendenti si impegnano a rispettarlo. Le violazioni potrebbero avere conseguenze legali.

La Polizia dei trasporti dispone di circa 190 agenti che operano nelle stazioni ferroviarie e sui trasporti pubblici. Sono formati presso scuole di polizia riconosciute.

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