Svizzera

Incidenti stradali, a rischio la fascia d'età tra i 18 e i 24 anni

Lo comunica l'Ufficio prevenzione infortuni: ogni anno, in Svizzera, 32 giovani adulti perdono la vita e 450 riportano gravi ferite. L'importanza di sensibilizzare

25 aprile 2019
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Quella tra i 18 e i 24 anni è la fascia d'età caratterizzata dall'elevato rischio d'incidente stradale, come da rilevazione dell'Ufficio prevenzione infortuni (Upi) che ne comunica i numeri: ogni anno, infatti, sulle strade svizzere 32 giovani adulti perdono la vita e 450 riportano gravi ferite. Le categorie più colpite sono quelle dei motociclisti e degli occupanti di automobili. In un nuovo dossier sicurezza, l'Upi formula raccomandazioni per la formazione alla guida e sottolinea l'importanza di rendere ancora più sicuri i veicoli e l'infrastruttura stradale.

Un rischio superiore alla media

Rispetto ad altre fasce d’età, i giovani tra i 18 e i 24 anni sono esposti a un rischio superiore alla media di subire un incidente stradale grave quando circolano in auto o in moto. Le ragioni sono molteplici: da un lato, com'è logico che sia, mancano l'esperienza e la pratica, due aspetti fondamentali per la sicurezza. Dall’altro, i giovani sono ancora in fase di crescita. A questi fattori si aggiungono il consumo di al-col e la tendenza a sopravvalutarsi e ad assumere comportamenti rischiosi.

Distrazione particolarmente insidiosa per i giovani conducenti

L'Upi ha individuato altri rischi connessi all'età: visto che molti giovani non hanno ancora interiorizzato tutti gli automatismi della guida, la distrazione (ad esempio l'uso del cellulare al volante) è particolarmente pericolosa per loro. Anche la presenza a bordo di coetanei, la pressione del gruppo e la ricerca di sensazioni forti possono giocare un ruolo significativo, soprattutto tra i giovani di sesso maschile.

Ottimizzare la formazione alla guida e la tecnologia a bordo dei veicoli

Quattro mesi fa, il Consiglio federale ha deciso di ridurre di un giorno la durata dei corsi complementari per neopatentati. Finora non sono state emanate prescrizioni su misure che l'Upi ritiene necessarie, tra cui un'istruzione migliore sulla consapevolezza dei pericoli. In futuro le corse di esercitazione saranno ammesse già a partire da 17 anni per i conducenti di automobili. Per determinate categorie di motociclette l'età minima verrà abbassata. L'effetto di queste modifiche dovrà essere valutato nei prossimi anni.

L'importanza di sensibilizzare

L'Upi sottolinea come la formazione alla guida è fondamentale affinché in futuro i giovani conducenti subiscano meno incidenti stradali gravi. Fondamentale è la sensibilizzazione su temi come la velocità, l'alcol, la distrazione alla guida o l'influsso dei passeggeri, oltre che l'istruzione su diversi sistemi di guida assistita. È inoltre importante promuovere nuove tecnologie di sicurezza, soprattutto i sistemi di assistenza alla frenata. I veicoli nuovi di tutte le marche dovrebbero esserne equipaggiati. A livello europeo si sta attualmente discutendo l'introduzione di un obbligo in tal senso. Anche un'infrastruttura stradale sicura e moderna può contribuire a ridurre l'incidentalità tra i giovani adulti.

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