Ginevra mette al bando la plastica monouso

Dal primo gennaio 2020 la Città di Ginevra bandirà la plastica monouso dalle attività che autorizza sul suolo pubblico. Il provvedimento mira a "proteggere il nostro ecosistema", afferma il consigliere municipale Guillaume Barazzone in una intervista pubblicata oggi dalla 'Tribune de Genève'. Il divieto di utilizzare bicchieri, cannucce, piatti, sacchetti e altri contenitori di plastica usa e getta riguarderà le terrazze di esercizi pubblici, i food trucks, i chioschi che vendono gelati o souvenir e tutte le manifestazioni, stand ed eventi, precisa il responsabile comunale dell'Ambiente urbano e della Sicurezza.

Il municipale del Ppd assicura di non voler "proibire per scocciare" e spera "veramente che gli esercenti staranno al gioco". I settori toccati dal provvedimento sono già stati avvisati e ora avranno tutto il resto dell'anno per prepararsi. Se non si atterranno alle nuove regole - avverte Barazzone - "si esporranno a una multa amministrativa" e secondo la gravità dei fatti, in particolare in caso di recidiva, potrebbero anche vedersi ritirare il permesso di utilizzare il suolo pubblico.

La Città di Ginevra segue così l'esempio dell'Unione europea, che vieterà una serie di prodotti di plastica monouso dal 2021. Una misura che nel giugno del 2018 in Svizzera il Consiglio federale ha deciso di non seguire. Il governo elvetico privilegia, infatti, soluzioni che vengano dagli ambienti economici stessi.

Dal canto suo, in marzo, il Canton Ginevra ha vietato la distribuzione gratuita di sacchetti di plastica per contenere l'inquinamento da residui di questo materiale, specialmente nel lago Lemano. Secondo uno studio commissionato dall'Associazione per la salvaguardia del Lemano (ASL) e pubblicato lo scorso dicembre, circa 50 tonnellate di rifiuti di plastica finiscono nel lago ogni anno.

Anche in Ticino, del resto, diversi Comuni si stanno adoperando per contenere l'impatto che la plastica ha sull'ambiente. La via scelta è quella di sostituire le stoviglie monouso distribuite in occasione di feste e manifestazioni con piatti, bicchieri e posate riutilizzabili o riciclabili. Una prassi alla quale si stanno già adeguando spontaneamente svariate associazioni e organizzatori.