Svizzera

Riforma fiscale Avs, il 'sì' lancia la campagna

Il tema sarà in votazione il 19 maggio. L'alleanza è composta da partiti e organizzazioni economiche. Per loro “un passo avanti dopo anni di stallo”

Keystone
26 marzo 2019
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Un'ampia alleanza di partiti e organizzazioni economiche ha lanciato oggi a Berna la campagna per il "sì" alla riforma fiscale e al finanziamento dell'AVS (RFFA), in votazione il prossimo 19 maggio.

L'alleanza è composta da PLR, PPD, PBD e Partito evangelico, così come da economiesuisse e Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam). A loro avviso, la riforma in votazione permetterebbe di fare finalmente un passo avanti dopo anni di stallo, grazie ad un pacchetto equilibrato che porterebbe vantaggi a popolazione, aziende, Confederazione, Cantoni e Comuni.

Il testo su cui voteremo "tocca due argomenti politici importanti, le pensioni e le tassazioni delle aziende", ha spiegato il consigliere agli Stati Konrad Graber (PPD/LU). In entrambi i settori si sono verificati importanti cambiamenti e modifiche delle condizioni quadro che rendono necessario un intervento urgente, ha continuato.

I lavori a livello politico per trovare le necessarie contromisure sono però bloccati da anni, ha detto ancora il lucernese. Ai cittadini nel corso del tempo sono stati sottoposti diversi progetti, puntualmente combattuti o dalla destra o dalla sinistra e rispediti al mittente dalla popolazione. La riforma che andrà presto al voto è finalmente l'occasione di fare un passo avanti, ha detto.

Fra pensioni e tassazione

L'invecchiamento della popolazione porta ad un problema miliardario di finanziamento per l'AVS, hanno ricordato ai media i fautori del testo. Senza interventi, nel giro di circa 10 anni i fondi sarebbero praticamente esauriti.

La riforma in votazione mira proprio a colmare questo buco, con due miliardi di franchi supplementari versati ogni anno. Un aumento dei finanziamenti è un punto imprescindibile di qualunque misura per correggere il problema, ha sottolineato l'alleanza. Il progetto è giudicato equilibrato, poiché permette la sicurezza delle pensioni senza un aumento dell'IVA.

Oltre a questo, sempre secondo i fautori, la riforma permetterebbe alla Svizzera di avere un sistema di tassazione accettato a livello internazionale, senza quindi rischi di ritorsioni per le aziende elvetiche all'estero. Tutte le imprese verranno tassate allo stesso modo, ponendo un freno alle attuali eccezioni.

"Le aziende svizzere rischiano di venir fiscalmente discriminate all'estero se non verrà cambiato il sistema di tassazione", ha dichiarato la consigliera nazionale Daniela Schneeberger (PLR/BL). Se non si interviene le imprese elvetiche rischiano di subire grossi danni, che metterebbero in pericolo posti di lavoro e entrate fiscali.

Per evitare che tutto questo avvenga, bisogna porre fine ai privilegi concessi alle aziende orientate a livello internazionale, ha continuato la liberale-radicale. In futuro tutte le società - non importa se grandi e internazionali o piccole e locali - dovranno essere tassate allo stesso modo.

L'alleanza evidenzia come il referendum contro la nuova legge sia stato lanciato da gruppi di sinistra e rami radicali dei partiti giovanili. Dagli oppositori non arriva però alcuna proposta concreta, ma semplicemente un blocco che porterebbe all'ennesimo stallo sul tema, hanno affermato i fautori del testo.

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