Svizzera

Meno ladri ma più cybercriminali

Questo il quadro emerso dai dati delle Polizie svizzere. Commessi in totale oltre 432mila reati. In aumento gli abusi su minori

Foto Ti-Press
25 marzo 2019
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Meno furti ma più criminalità in... rete. E' questo il bilancio che si può trarre dalla statistica 2018 consegnata dalle Polizie a livello svizzero. Una volta di più il numero di reati è in diminuzione, come da sei anni a questa parte. Un calo che l'anno scorso si è situato attorno all'1 per cento. Ad alzarsi, invece, è la guardia nei confronti della cybercriminalità.

A conti fatti i dati delle Polizie cantonali mostrano come siano stati registrati 7'700 reati contro il patrimonio in meno (a fronte di un totale di 288'655), anche se rappresentano sempre i due terzi delle infrazioni al Codice penale. “Questo risultato – ha commentato Stefan Blättler, presidente della Conferenza dei comandanti delle Polizie cantonali svizzere – è positivo, ma mostra come ogni ora in Svizzera vengano messi a segno più di tre furti».

L'attenzione si focalizza anche su internet e l'uso criminale che se ne fa. A crescere sono le truffe, l'utilizzo fraudolento del computer, le estorsioni e le appropriazioni indebite. Perseguire questi reati richiede la collaborazione dei Cantoni e un lavoro a stretto contatto con le autorità federali, ha fatto presente ancora il presidente.

Le truffe sono aumentate, in effetti, del 23 per cento, per un totale di 16'319 denunce. Secondo l'Ufficio federale di statistica si tratta della cifra più elevata che sia stata registrata dal 2009. Le infrazioni contro la legge sugli stranieri sono aumentate dello 0,9 per cento a 38'054 unità. Quelle contro la legge sugli stupefacenti hanno invece registrato una diminuzione del 4,7 per cento a 76'308.

Un altro aspetto da non sottovalutare è l'aumento (dell'8 per cento) dei casi legati alla sfera sessuale. E anche qui l'ambito virtuale gioca un suo ruolo. A crescere sono in particolare la pornografia (del 21 per cento) e gli abusi su fanciulli (del 24 per cento con 1'303 infrazioni). Un quadro che ha spinto Blättler ad affermare che occorre “mettere in atto di tutto per proteggere meglio i membri più vulnerabili della nostra società”.

Per quanto riguarda i reati di violenza grave, l'anno scorso sono stati rilevati a livello nazionale 1'425 casi. Gli omicidi sono stati 50, una cifra nella media degli ultimi anni. Fra quelli "di media intensità" si è registrata una progressione delle vie di fatto (+745) e delle lesioni semplici (+187).

Leggera diminuzione, invece, per quanto riguarda il numero di minorenni coinvolti: nella statistica criminale di polizia 2018 si contano 8'553 giovani al di sotto dei 18 anni, in flessione dello 0,5 per cento. Nel 2009 erano 14'899. Aumento dei casi (+1,5 per cento a 13'859 denunce), per contro, tra i giovani adulti, ma sempre in calo rispetto a dieci anni fa (16'595). Gli imputati in età adulta sono stati 57'796, segnando il maggiore incremento (+3,6 per cento) dal 2009 (48'666 imputati).

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