Svizzera

Ju-Air senza più... ali: revocata l'autorizzazione ai voli commerciali

Nell'agosto 2018 un aereo, decollato da Locarno-Magadino, era caduto nei Grigioni provocando la morte di 20 persone.

12 marzo 2019
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L'Ufficio federale dell'aviazione civile (Ufac) ritirerà alla compagnia aerea Ju-Air di Dübendorf l'autorizzazione ad effettuare voli commerciali con passeggeri. La Ju-Air potrà tuttavia continuare ad offrire ai membri della sua associazione la possibilità di effettuare voli in un ambito privato, a condizione che sia soddisfatta una serie di requisiti tecnici e operativi. Con questa soluzione, l'Ufac intende continuare a permettere l'esercizio di aerei d'epoca di grandi dimensioni. Poiché diverse misure tecniche richieste dall'Ufac non sono ancora state completamente definite ed attuate, i velivoli d'epoca della Ju-Air rimangono per il momento ancora a terra. 

Al momento della fondazione della Ju-Air, oltre 35 anni fa, l'Ufac aveva rilasciato un'autorizzazione d'esercizio come compagnia aerea commerciale per operare con tre velivoli d'epoca del tipo Junkers Ju-52 provenienti dagli stock delle forze aeree svizzere. In tale occasione erano state accordate numerose deroghe nell'ottica di una regolamentazione nazionale. Dopo l'incidente occorso a un velivolo della Ju-Air nell'estate 2018, l'Ufac ha proceduto a una nuova valutazione dei rischi per i voli con passeggeri a bordo di velivoli d'epoca ed è giunto alla conclusione che l'esercizio commerciale di tali velivoli non soddisfa più gli attuali requisiti di sicurezza. Questa decisione è supportata anche dalle risultanze dell'inchiesta del SISI attualmente in corso. Inoltre, a metà 2019 la normativa europea riguardante i velivoli d'epoca cambierà e non consentirà più il loro esercizio commerciale. Anche in Germania la Lufthansa non effettua più voli commerciali con il suo Ju-52.

Per contro, dovrà continuare ad essere possibile un esercizio in ambito privato e a condizioni definite a livello nazionale. L'esperienza di un volo a bordo di un aereo d'epoca potrà ancora essere vissuta nell'ambito di un'associazione, che sarà autorizzata ad offrirla ai membri che lo desiderano e che hanno interesse a mantenere in vita questi velivoli. I passeggeri dovranno essere membri dell'associazione da almeno 30 giorni ed essere stati informati sui maggiori rischi che i velivoli d'epoca presentano rispetto agli aerei moderni.

Poiché possono trasportare un elevato numero di passeggeri, gli aerei come lo Junkers Ju-52 devono soddisfare requisiti tecnici e operativi più severi degli aerei d'epoca più piccoli. La situazione è aggravata dal fatto che per lo Ju-52 non esiste più un fabbricante responsabile del mantenimento dell'aeronavigabilità. Come altre autorità di vigilanza nazionali, l'Ufac non è in grado di assumersi questo compito, non fosse altro che per ragioni di risorse disponibili. Gli operatori privati di grandi velivoli d'epoca devono quindi acquisire da soli le conoscenze specifiche necessarie oppure delegare questo compito a una società esterna. Poiché la Ju-Air non è ancora in grado di implementare integralmente le misure tecniche richieste dall'Ufac, i suoi velivoli rimangono per il momento a terra. L'Ufac non è neanche in grado di formulare previsioni su quando la Ju-Air potrà riprendere le operazioni di volo.

L'incidente

Venti persone erano rimaste uccise nello schianto aereo dello Ju-52 avvenuto nell'agosto 2018 sulle pendici del Piz Segnas, nella regione di Flims (Grigioni). Il velivolo immatricolato HB-HOT, uno Junkers Ju 52, era partito da Locarno-Magadino. Lo schianto era poi avvenuto nei Grigioni a 2'540 metri di altezza, con un bilancio di 20 morti: 17 passeggeri e 3 membri dell'equipaggio

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