Svizzera

Posta, per ora stop ai test con i robot per i recapiti in città

Lo ha dichiarato Claudia Pletscher, responsabile sviluppo della Posta, in un'intervista alla Neue Zürcher Zeitung

Keystone
4 marzo 2019
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Per il momento la Posta non continua i test avviati nel 2016 in alcune città svizzere con i robot autosemoventi per i recapiti. Il motivo è la legge secondo la quale i robot possono girare in città solo sotto vigilanza umana.

"Per noi ciò non ha senso, ed è il motivo per cui - da gennaio - abbiamo sospeso i test", ha dichiarato Claudia Pletscher, responsabile dello sviluppo e dell'innovazione della Posta, in un'intervista rilasciata oggi alla Neue Zürcher Zeitung (Nzz). La Posta, in collaborazione con l'Ufficio federale delle strade (Astra), cercherà di creare un "migliore quadro giuridico".

Secondo il rapporto finale della Posta, ci sono stati anche isolati problemi pratici. Secondo quanto riferisce la Nzz, che cita il documento, alcuni dei robot non avrebbero potuto attraversare la strada opportunamente senza aiuto. A un passaggio pedonale di Zurigo si è verificato un incidente che avrebbe potuto "diventare una situazione pericolosa" senza l'intervento di un sorvegliante. I semafori per le auto erano già al verde quando il robot non aveva ancora finito di attraversare il passaggio pedonale.

I robot sui marciapiedi a volte sono malvisti anche dai pedoni. Nel 2018 la loro associazione ha presentato una petizione al Consiglio federale con la quale ha chiesto percorsi separati per pedoni e ciclisti nonché il divieto di andare sui marciapiedi per i piccoli veicoli motorizzati.

La Posta Svizzera è stata una delle prime aziende in Europa a provare i robot a sei ruote della società estone Starship Technologies. Nel 2016 hanno effettuato senza incidenti circa 1000 km per 200 giri di consegna a Berna, Köniz (BE), Biberist (SO) e Zuchwil (SO). Nel 2017 e nel 2018 sono seguiti altri test, pure senza incidenti, a Zurigo e Dübendorf (ZH), con circa 200 viaggi su 800 km. La Posta prevedeva di utilizzare i robot di consegna al più presto quest'anno.

Per il momento l'azienda vuole continuare a provare questi mezzi autonomi in aree coperte, come edifici di grandi dimensioni, ha dichiarato la responsabile dell'innovazione Claudia Pletscher.

Attualmente la Posta svizzera gestisce ogni giorno circa 17 milioni di invii e vorrebbe utilizzare i robot in piccole nicchie per far fronte alla pressione dei concorrenti nel settore della logistica ma anche in quello tecnologico. In gennaio, l'azienda americana Amazon ha annunciato l'utilizzo di sei robot della Starship Technologies nel centro di Seattle.

Sempre per il momento la Posta non utilizza più i suoi droni da trasporto, che hanno già compiuto con successo oltre 3000 voli a Lugano, Berna e Zurigo. L'interruzione è stata decisa nel mese di gennaio dopo che un robot volante è caduto sul lago di Zurigo a 200 metri dalla riva per motivi sconosciuti mentre trasportava un campione di sangue tra un ospedale e un laboratorio.

Citando la relazione preliminare sull'incidente, Claudia Pletscher ha precisato che si trattava di un atterraggio di emergenza controllato e che tutti gli elementi di sicurezza hanno funzionato come si deve. Per precauzione l'azienda ha comunque deciso che tutti i droni rimarranno ancora a terra fino a quando non saranno disponibili i risultati finali dell'indagine.

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