Svizzera

Votazioni in mezza Svizzera il 10 febbraio

In Appenzello Esterno si tengono le elezioni. Oltre che in Ticino, popolazione alle urne in sei cantoni su temi di carattere locale.

Ti-Press
3 febbraio 2019
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In Appenzello Esterno si tengono il 10 febbraio le elezioni per il rinnovo del governo e del suo presidente: il Landamano. Tre dei cinque attuali membri dell'esecutivo si ripresentano. L'eventuale ballottaggio è in programma il 17 marzo, quando sarà rinnovato anche il Gran Consiglio.

L'esecutivo del piccolo cantone della Svizzera nord-orientale (55'000 abitanti) è attualmente composto da 2 lr, 1 Udc, 1 Ps e 1 indipendente.

I due uscenti che non si ripresentano sono Matthias Weisshaupt (Ps), in carica dal 2006, e Röbi Frei (Udc), nell'esecutivo dal 2003. Per confermare i rispettivi seggi, il Ps lancia nella corso il presidente della sezione cantonale Noël Balmer e l'Udc il sindaco di Schwellbrunn Haunsueli Ruetegger.

I consiglieri di Stato che puntano a un nuovo mandato sono Paul Signer (Plr), in carica dal 2013 nonché unico candidato alla carica di Landamano (con un mandato di 2 anni), Alfred Stricker (indipendente), in governo dal 2015, e Dölf Biasotto (Plr), eletto nel 2017.

Il numero di poltrone nell'esecutivo di Appenzello Esterno è stato ridotto quattro anni fa da 7 a 5, in seguito a una riforma costituzionale che aveva inoltre imposto ai consiglieri di Stato un'attività a tempo pieno.

Oltre che in Ticino, in sei cantoni della Svizzera tedesca e a Ginevra gli aventi diritto sono chiamati a votare il 10 febbraio su temi a carattere locale. Di seguito i temi di rilievo nei cantoni di Zurigo, Basilea Città e Basilea Campagna.

Nel canton Zurigo è in votazione una legge che aprirebbe il mercato dell'acqua potabile ai privati. La legge zurighese sull'acqua, approvata dal parlamento cantonale con 84 voti contro 77, è stata elaborata per sostituire due testi considerati ormai obsoleti e regola vari aspetti legati all'uso e alla salvaguardia delle risorse idriche.

L'elemento più controverso è tuttavia la possibilità data alle aziende private di acquisire fino al 49% del capitale e fino a un terzo dei diritti di voto all'interno delle aziende dell'acqua potabile. Il testo non prevede tuttavia che i privati possano realizzare utili con i loro investimenti.

Per Plr, Udc e Ppd, la nuova legge non fa altro che fissare a livello cantonale ciò che nella pratica è già la regola in diversi comuni. Ps e Verdi, sostenuti dalla Lista alternativa, dai verdi-liberali e dai borghesi-democratici, hanno però lanciato con successo un referendum e sperano così di porre un freno a quella che considerano una pericolosa tendenza a privatizzare un bene che come l'acqua dovrebbe rimanere pubblico.

Gli zurighesi si esprimono inoltre sull'abolizione dei corsi obbligatori per i proprietari di cani. Le norme in materia furono inasprite in tutta la Svizzera in seguito alla tragedia di un bambino turco di sei anni che nel dicembre 2005 fu sbranato da tre giovani pitbull mentre si recava all'asilo a Oberglatt, nella periferia di Zurigo.

A livello federale i corsi obbligatori per i proprietari sono stati aboliti all'inizio del 2017. A Zurigo rimane in vigore una delle leggi più severe, che vieta in particolare l'allevamento di sei razze considerate pericolose. Un anno fa il Gran consiglio ha tuttavia approvato di misura una modifica di legge che a sua volta abolisce le 10 lezioni obbligatorie previste per i neo proprietari di cani "grandi o massicci".

Questo genere di corsi non ha diminuito i casi di morsi, avevano argomentato i gruppi Ppd, Plr e Udc. Contro questa decisione, il centro-sinistra ha lanciato con successo un referendum parlamentare. Il governo cantonale è contrario all'abolizione pura e semplice dei corsi, ma vorrebbe semplificarli ed accorciarli.

Un oggetto "intercantonale" è in votazione a Basilea città e a Basilea campagna: la fusione dei rispettivi ospedali cantonali in un unico ente. Ai votanti vengono sottoposti due accordi intercantonali che per il successo dell'operazione devono essere entrambi approvati.

Il primo non è contestato e mira a intensificare la collaborazione ospedaliera fra i due cantoni. Il secondo ha invece sollevato diverse opposizioni e propone di riunire i nosocomi pubblici dei due cantoni nella società anonima dell'"Ospedale universitario del nord-ovest".

Nessuno degli ospedali interessati dalla fusione sarà chiuso, ma in molti casi ci sarà una nuova ripartizione dei compiti e una riduzione dei posti-letto. I responsabili dei due dipartimenti della sanità prevedono risparmi dell'ordine di 70 milioni di franchi l'anno. I sindacati temono la soppressione di 600 impieghi su un totale di 8300 posti a tempo pieno.

A Basilea città si decide inoltre sull'applicazione a livello cantonale del Progetto fiscale 17 (PF17) voluto dal Consiglio federale in seguito al fallimento alle urne della Riforma III dell'imposizione delle imprese.

Il testo, che le autorità renane chiamano espressamente "compromesso", introduce sgravi dell'ordine di 170 milioni all'anno per le imprese, accompagnati da forme di ammortizzazione in favore della popolazione - sotto forma di contributi ai premi delle casse malattia e d assegni per i figli - per 80 milioni. Tenendo conto di 100 milioni di contributi garantiti della Confederazione, la fattura raggiungerebbe per il Cantone 150 milioni di franchi l'anno.

Nella pratica l'aliquota massima d'imposizione sugli utili delle imprese passerebbe dal 22 al 13%. Attualmente l'aliquota "reale" raggiunge in media il 12,6%, con le società a statuto speciale che versano fra il 7,8 e l'11%. Grazie ai cosiddetti "patent box" le imprese che fanno ricerca potranno inoltre beneficiare di un'aliquota all'11%.

La proposta di compromesso è stata approvata a larga maggioranza dal parlamento cantonale. La formazione di sinistra Basta! ha però lanciato con successo il referendum e per questa votazione ha ottenuto il sostegno di Ps e Verdi.

Altri due oggetti in votazione a Basilea campagna sono un'iniziativa che regola la ripartizione dei costi dell'aiuto sociale fra gli 86 comuni del cantone e una modifica della legge sulla pianificazione che regola la parte di plusvalore che i proprietari di terreni inseriti in una zona edificabile devono cedere allo Stato.

Due gli oggetti in votazione nel canton Berna: una revisione della legge sulla polizia e una nuova legge sull'energia, entrambe combattute da referendum.

La nuova legge sulla polizia, avversata dalla sinistra e dalle organizzazioni di sinti e rom, regola in particolare le indagini mascherate preventive atte ad impedire gravi reati.

Il testo introduce anche la possibilità di procedere nei confronti di chi organizza manifestazioni non autorizzate che causano disordini e danni. A far discutere è inoltre la facoltà data alla polizia di allontanare i nomadi che occupano un terreno privato senza chiedere il permesso al proprietario. Per le organizzazioni di sinti e rom della Svizzera, ciò rappresenta una chiara discriminazione nei confronti delle popolazioni nomadi.

La revisione parziale della legge sull'energia serve ad applicare nel cantone le norme della strategia energetica 2050 della Confederazione. Il testo, combattuto da un referendum sostenuto dall'Udc, dal Plr e dai proprietari di immobili, completa la legge cantonale del 2011 allo scopo di favorire le energie rinnovabili, l'efficienza energetica e il risanamento degli edifici.

Il ricorso a riscaldamenti ad olio o a gas è ad esempio autorizzato soltanto in edifici che vengono risanati e meglio isolati o che installano pannelli solari sul tetto. Per i contrari ciò non farà che aumentare le pastoie burocratiche. I fautori sottolineano invece che a conti fatti ciò permetterà di ridurre le spese sia per gli inquilini che per i proprietari.

Nel canton Uri è sottoposta al voto un'iniziativa "per la regolamentazione dei grandi predatori". Lanciato dall'Unione cantonale dei contadini, il testo chiede di completare la costituzione cantonale con un articolo che regola la protezione e le misure per limitare e regolamentare il numero dei grandi predatori, come i lupi, le linci e gli orsi.

La votazione ha più che altro un carattere simbolico, visto che l'idea iniziale di decretare un divieto di importare e di liberare nella natura esemplari di grandi predatori è stata giudicata contraria alle norme federali dall'Ufficio federale di giustizia (Ufg).

Nel canton San Gallo è in gioco un credito di 75 milioni di franchi che servirà a promuovere le nuove tecnologie nelle scuole di tutti i livelli, dalle elementari alle università, sull'arco di otto anni.

A Ginevra i votanti sono chiamati ad esprimersi su una nuova "legge sulla laicità". Il testo, contestato da quattro referendum e da un ricorso dei Verdi, vieta di portare "segni religiosi ostentatori" ai membri degli esecutivi, dei parlamenti e ai funzionari nell'esercizio delle loro funzioni.

Ai ginevrini vengono inoltre sottoposte due iniziative del Partito del Lavoro (PdL): la prima mira a introdurre un'assicurazione obbligatoria per le cure dentarie di base, mentre la seconda chiede l'istituzione di una cassa malattia pubblica cantonale.

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