Svizzera

Verso un no all'Iniziativa contro la dispersione degli insediamenti

Votazione del 10 febbraio, sondaggio SSR: netta avanzata dei contrari, gli unici a sostenere l'iniziativa sono verdi e socialisti

30 gennaio 2019
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L'iniziativa popolare "contro la dispersione degli insediamenti", solo oggetto in votazione il prossimo 10 febbraio, sembra aver perso il favore degli svizzeri, stando al secondo sondaggio SSR pubblicato oggi. Solo il 47% degli interpellati si dice ancora favorevole, contro il 63% di dicembre, mentre il 49% è ormai contrario.

La maggioranza "si è rovesciata rispetto al primo sondaggio SSR realizzato in dicembre", sottolinea l'istituto gfs.bern che ha realizzato il sondaggio per l'ente radiotelevisivo. Gli oppositori beneficiano ormai di un debole vantaggio di due punti percentuali. Rispetto al primo sondaggio, l'adesione all'iniziativa dei Giovani Verdi - mirante a vietare la creazione di nuove zone edificabili a meno che non venga messa a disposizione una nuova superficie di dimensioni almeno equivalenti - è venuta meno soprattutto fra gli elettori del centrodestra, a seguito delle parole d'ordine dei partiti borghesi.

I simpatizzanti dei Verdi e del Partito socialista sono ancora "assolutamente" o "piuttosto" favorevoli all'iniziativa con buone maggioranze, rispettivamente del 75% e del 67%, contro l'87 e il 76% di dicembre. Tra i Verdi liberali i più o meno favorevoli sono invece ormai solo il 51% (61%). Per quanto riguarda i partiti borghesi, la proporzione maggiore di sostenitori si trova ancora tra gli elettori dell'UDC, favorevoli per il 42%. Un mese fa erano però il 65%. La tendenza verso il no è ancora più marcata tra i simpatizzanti del PPD e del PLR, in maggioranza scettici già al primo sondaggio: solo il 22% dei primi e il 24% dei secondi contano ancora di votare sì. Fra le file del PBD sono il 36%.

Ticino in controtendenza 

Una tendenza verso il no si profila nelle tre principali regioni linguistiche, in modo tuttavia maggiore nella Svizzera tedesca, dove la parte del no è salita al 50%, contro il 28% di dicembre, mentre i sì sono scesi dal 65% al 48%. In Romandia il no è al 48%, contro il 34% di un mese fa. Solo la Svizzera italiana conta ancora una debole maggioranza di favorevoli all'iniziativa (51%, contro il 58% in dicembre), mentre i contrari sono saliti dal 36 al 45% (il restante 4% è indeciso o ha rifiutato di rispondere, contro il 6% in dicembre).

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