Svizzera

Realtà, aspirazioni e crucci dei pendolari

Sondaggio di comparis.ch indica che due su tre vorrebbero che i tempi di trasferta fossero considerati orario di lavoro. Ma il luogo in cui vivono ha maggior importanza.

(Ti-Press)
20 dicembre 2018
|

Due pendolari su tre (65%) vorrebbero che i tempi di viaggio fossero considerati orario di lavoro; e quasi quattro su dieci (38%) abiterebbero volentieri più vicino al posto di lavoro. È quanto indica un sondaggio rappresentativo realizzato da Comparis e pubblicato stamane.

Quasi la metà dei pendolari esita a trasferirsi perché si trova bene nel luogo in cui vive. Nonostante vari fattori di disturbo, come ritardi e costi, più di un terzo ama fare il pendolare, si legge in una nota del servizio di confronto online. Per un terzo di loro, la regola tragitto casa-ufficio uguale tempo di lavoro non dovrebbe avere alcuna restrizione, mentre il 23% l’approverebbe se durante il viaggio si potesse effettivamente lavorare. Il 9% ha invece risposto "Sì, ma solo se si viaggia con i mezzi pubblici". Solo il 35% dei pendolari intervistati è contrario.

Quasi una persona su due nella Svizzera romanda (48%) vorrebbe trasferire la propria residenza in modo da essere più vicina al luogo di lavoro. Tra gli svizzeri tedeschi la quota scende al 35% e tra i ticinesi al 34%. Il motivo principale per cui non si trasferiscono è perché si trovano bene nel luogo in cui vivono (47%). Circa un terzo dichiara inoltre di non potersi permettere un’abitazione di valore equivalente più vicina al proprio posto di lavoro. Il 17% non vuole trasferirsi per motivi familiari, mentre il 12% ha un nuovo lavoro e desidera prima aspettare l’evolversi della situazione. Il 10% ha già in programma di trasferirsi.

"Il tema dell’alloggio è altamente prioritario per gli svizzeri. Ecco perché molti pendolari sono disposti a viaggiare ogni giorno per recarsi sul posto di lavoro", afferma Nina Spielhofer di comparis.ch, citata nella nota.

Il sondaggio ha anche mostrato che la 'soglia del dolore' per la maggior parte dei pendolari varia da un’ora a un’ora e mezza per tratta. Nello scegliere il luogo di residenza, tuttavia, l’immediata vicinanza al luogo di lavoro non riveste necessariamente il ruolo più importante: anche i costi degli alloggi, le tasse, l’infrastruttura o la situazione familiare possono essere decisivi.

Per i pendolari che utilizzano i trasporti pubblici i maggiori fattori di disturbo sono i ritardi (54%), i costi (46%), la mancanza di posti a sedere (41%), i viaggiatori (35%) e i tempi di viaggio (27%). Per i pendolari che si spostano in auto sono invece il traffico (60%), i costi (42%), gli altri utenti della strada (31%), i tempi di percorrenza (26%) e la concentrazione costante durante la guida (12%).

Tuttavia, il 37% degli intervistati ama fare il pendolare. Più della metà (61%) non percorre più di 30 minuti per tratta. Un quarto è in viaggio per un tempo compreso tra i 30 e i 60 minuti e solo il 10% di questo gruppo viaggia per più di un’ora. La maggior parte dei pendolari arriva al lavoro principalmente in auto (48%) o con i mezzi pubblici (35%), indica comparis.ch.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE