Svizzera

Prenotare una corsia per evitare gli ingorghi

Secondo una ricerca del politecnico di Losanna, vendere l'accesso alle corsie preferenziali sarebbe un metodo efficace per gestire il traffico

Ti-Press
13 dicembre 2018
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Un po' come fosse un posto su un aereo: prenotare un dato percorso in una precisa fascia oraria lungo una corsia preferenziale per evitare gli ingorghi all'ora di punta in autostrada. È la proposta contenuta nella tesi di dottorato di Raphaël Lamotte del Laboratorio di sistemi di trasporto del Politecnico di Losanna.

Studiando la congestione del traffico stradale e le possibili soluzioni, Lamotte ha identificato la variante secondo lui  più efficace: un sistema di prenotazioni del proprio periodo di passaggio sulla strada al fine di usufruire di corsie preferenziali riservate, in modo analogo alla richiesta di un posto in un velivolo per una data ora e un certa rotta.
Il numero di "posti a sedere" sulla corsia preferenziale dipenderebbe dalla capacità della strada. E a seconda della richiesta si potrebbe stabilire quanta parte della carreggiata dedicare allo scopo. La prenotazione rimarrebbe facoltativa e chi preferisce partire quando vuole potrebbe utilizzare le usuali corsie non riservate, con il rischio di rimanere incolonnato.

Lamotte ammette che nel contesto attuale tale sistema sarebbe difficile da mettere in atto. Molti pendolari preferiscono infatti l'auto ai trasporti pubblici proprio perché consente di partire quando si vuole. E non è forse un caso che, per la prima volta in dieci anni, l'utilizzo del trasporto pubblico su strada in Svizzera è diminuito: nel 2017 sono stati registrati 15 milioni di passeggeri-chilometro in meno rispetto all'anno precedente, con una contrazione dello 0,3%. Nello stesso periodo il traffico motorizzato privato è aumentato di circa il 2 per cento.

Lo studio di Lamotte – realizzato sotto la direzione del professor Nikolas Geroliminis – mostra che gli automobilisti che effettuano lunghi percorsi sono i più portati ad evitare i momenti di maggior congestione del traffico, partendo prima o dopo le ore di punta. Questi utenti della strada sarebbero verosimilmente anche i più propensi a prenotarsi un posto in autostrada. Inoltre, se si osserva l'evoluzione della mobilità con la crescita del car sharing e l'arrivo di veicoli autonomi, gli utenti in futuro potrebbero prendere l'abitudine di prenotare i loro mezzi di trasporto.

Lamotte ritiene efficiente anche il pedaggio urbano, sull'esempio di Stoccolma, dove delle stazioni di controllo registrano il passaggio degli automobilisti, i quali ricevono poi per posta una fattura. Chi viaggia nelle ore di maggior traffico paga un po' di più. "Anche una tariffa relativamente bassa che dipende dall'orario influenza il comportamento degli utenti", note il ricercatore. Ma – sottolinea – una misura del genere sarebbe difficilmente applicabile in Svizzera, dove necessita di una modifica costituzionale.

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