Svizzera

Il 'gesto dell'aquila' è la parola svizzera dell'anno

Riferimento alla vittoria della Svizzera sulla Serbia. In italiano al secondo posto si classifica "notte tropicale" e al terzo "criptovalute".

6 dicembre 2018
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"Gesto dell'aquila" è la parola svizzera dell'anno in italiano. Per il tedesco la vincitrice è la analoga "Doppeladler", mentre per il francese risulta "charge mentale". Lo ha stabilito una giuria di esperti della lingua (docenti, ricercatori, giornalisti, scrittori, drammaturghi, interpreti) sulla base di un elenco fornito dalla Scuola universitaria professionale di scienze applicate di Zurigo. In italiano al secondo posto si classifica "notte tropicale" e al terzo "criptovalute". Per il tedesco seguono "Rahmenabkommen" (accordo quadro) e "079", per il francese "sécheresse" (siccità) e "infox", costituita unendo "information" e "intoxication". Dopo aver cominciato con il tedesco già dal 2003 e con il francese nel 2017, per la prima volta nel 2018 sono state scelte le parole svizzere dell'anno anche per l'italiano. Dal 2019 ci sarà la selezione anche per il romancio. La Scuola professionale ha estratto dalla più grande banca di dati testuali in Svizzera (Swiss-AL) una lista di parole che, nell'anno in corso, si sono rivelate statisticamente più frequenti rispetto al passato. Alla lista sono poi state aggiunte proposte del pubblico.

Il gesto dell'aquila fa riferimento alla vittoria della Svizzera sulla Serbia ai Mondiali di calcio in Russia, il 22 giugno scorso. I giocatori di origine kosovara Granit Xhaka e Xherdan Shaqiri, imitati dal capitano Stephan Lichtsteiner, esultano dopo il goal incrociando le mani e facendo il gesto dell'aquila: l'aquila bicefala simbolo dell'identità nazionale albanese, percepito come provocazione politica nei confronti della Serbia. La notte tropicale ha fatto notizia il numero di volte che la colonnina di mercurio non è mai scesa sotto i 20 gradi nemmeno nelle ore più tarde. L'uso del termine criptovaluta nei media è cresciuto significativamente durante il 2018, a causa dell'enorme fluttuazione del valore di queste monete digitali crittografate e del consumo di energia che provocano.

I negoziati per un accordo quadro istituzionale con l'UE ("Rahmenabkommen") sono in corso dal 2014. Si tratta un processo politico importante a lungo termine, ma che per molti è incomprensibile, e quindi va oltre il normale "quadro dell'immaginazione". La canzone "079", pubblicata all'inizio dell'anno, racconta la storia tragica di un uomo che si innamora di una telefonista. Le chiede il suo numero di telefono, ma riceve solo il prefisso 079. Non si arrende e dopo migliaia di combinazioni di numeri di telefono sente finalmente la sua voce... e viene investito dal tram.

Carico mentale, termine già usato nel dibattito pubblico sulla parità di genere nel 2017, nel 2018 si è esteso ad altre sfere per rivelare tutta la sua portata: se lo stress è il male del XXI secolo, il carico di lavoro mentale è probabilmente una delle sue fonti principali, una pesante ingiunzione da parte della società di dover pensare a tutto, sempre e in tutti i campi.

Anche se l'osservazione del cambiamento climatico non è certamente nuova, la preoccupazione per la siccità ("sécheresse") è aumentata significativamente quest'anno in Svizzera, poiché tangibile in tutto il paese, con restrizioni idriche, fiumi a secco, divieto di fuochi d'artificio, prati ingialliti e rischio di estinzione per i ricci. "Infox" ci porta invece nel mare della disinformazione sapientemente orchestrata, in un'epoca in cui la mole di informazioni, verificata o inventata, rende possibile l'elezione dei presidenti. "Infox" cristallizza il rapporto evanescente della nostra società con la verità. Sottolinea le innumerevoli sfumature spettro della verità: da quando un'informazione è affidabile, vera, sicura, reale?

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