Svizzera

Stupefacenti, la vendita su Internet interessa poco

Gli acquisti on line di droghe illegali si mangiano solo una piccola fetta del mercato totale

(Ti-Press)
27 novembre 2018
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La vendita di droghe illegali su Internet per ora interessa solo poche persone e solo una parte molto piccola del mercato svizzero della droga. Ma il fenomeno tende a diffondersi.

È quanto risulta da uno studio effettuato da Dipendenze Svizzera (l'ex Istituto svizzero di prevenzione dell'alcolismo e altre tossicomanie) in collaborazione con la Scuola di scienze criminali (Esc) dell'Università di Losanna su mandato dell'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) nell'ambito del programma Marstup (struttura e prodotti del mercato degli stupefacenti).

L'analisi dei dati scaricati da uno dei principali siti commerciali per stupefacenti del dark web (AlphaBay, attivo dalla fine del 2014 al luglio del 2017) ha mostrato che la Svizzera occupa in questo criptomercato uno spazio esiguo, ma – sottolinea un comunicato odierno di Dipendenze Svizzera – non così piccolo in termini di vendite se si considera la taglia del Paese. Ben 57 account di venditori che dichiarano di situarsi nella Confederazione hanno effettuato poco più di diecimila transazioni per un giro di circa 1,3 milioni di franchi su AlphaBay. L'85 per cento di queste transazioni riguardava la vendita di sostanze stimolanti (cocaina, ecstasy, anfetamine), con quantità e prezzi vicini a quelli del mercato fisico. Si tratta di una parte infima del mercato degli stupefacenti elvetico, ma alcuni venditori realizzano vendite cospicue, fino a 30mila dollari al mese.

Un'analisi dei dati svizzeri del Global drug survey (Gds, il più grande sondaggio sui consumi di sostanze psicotrope legali e illegali a livello mondiale) mostra che l'acquisto di droghe sul web e sul dark web rimane limitato. La tendenza è però in aumento. Hascisc, marijuana e stimolanti sono i prodotti più richiesti dagli acquirenti svizzeri. Li ordinano sia localmente sia dall'estero, in particolare da Germania, Paesi Bassi, Regno Unito e Belgio. Si tratta di solito di piccole quantità.

D'altro canto, in base a un sondaggio presso le polizie cantonali, Dipendenze Svizzera rileva che le indagini sull'acquisto di droga su Internet sono finora piuttosto rare. Esse nascono da indicazioni fornite da un informatore o dalla scoperta di un computer acceso durante una perquisizione. I casi più frequenti riguardano pacchetti intercettati dalle dogane.

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