Svizzera

Riparazione del danno, impunità solo per reati lievi

La modifica del Codice penale è stata approvata senza voti contrari dalla Commissione affari giuridici degli Stati

(Ti-Press)
7 novembre 2018
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Solo nei casi di reati di lieve entità sarà possibile godere dell'impunità riparando il torto commesso. È quanto prevede una modifica del Codice penale approvata senza voti contrari dalla Commissione degli affari giuridici degli Stati (Cag_S) e già adottata dal Consiglio nazionale.

Attualmente l'articolo 53 del Codice penale prevede che l'autore di un reato possa evitare un procedimento penale o una punizione se risarcisce il danno. La pena detentiva massima non può eccedere i due anni con la condizionale e l'attuazione del procedimento penale dev'essere di scarsa importanza. La riparazione può avvenire sotto forma di un pagamento in denaro o con un'altra prestazione personale, ad esempio di lavoro.

Questo articolo di legge, adottato nel 2007 in concomitanza con la revisione totale della parte obbligatoria del Codice penale, ha dato adito in passato a parecchie critiche. L'impressione, aveva sostenuto a nome della commissione Lisa Mazzone (Verdi/GE) durante il dibattito al Nazionale, è che possono usufruire di questa possibilità solo persone in grado di pagare un risarcimento, ossia solvibili.

Da qui la proposta di inasprire le condizioni per poterne beneficiare sotto forma di un'iniziativa parlamentare inoltrata già nel 2010 dall'ex consigliere nazionale, ora deceduto, Daniel Vischer. In futuro una riparazione potrà entrare in linea di conto soltanto in caso di sospensione condizionale della pena detentiva fino a un anno, di una pena pecuniaria con la condizionale o di una multa. Altra novità: questa sarà possibile solo se l'autore riconosce di aver commesso il reato, ammettendo i fatti.

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