Svizzera

Un così Grande fratello

Il 25 novembre si voterà sulla base legale per sorvegliare i beneficiari di assicurazioni sociali. L'essenziale da sapere in una serie di domande e risposte.

(Keystone)
3 novembre 2018
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Su cosa si vota?

Sulla modifica della Legge sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (Lpga). Le nuove norme mirano a introdurre una base legale che permetterà di sorvegliare persone sospettate di frodare l’assicurazione contro l’invalidità (Ai), quella contro gli infortuni, quella contro la disoccupazione, le assicurazioni malattia, l’Avs, così come l’indennità perdita di guadagno, le prestazioni complementari, l’assicurazione maternità e gli assegni familiari.

Perché si vota sulla modifica della Lpga?

Contro l’introduzione delle nuove norme è stato lanciato un referendum da un gruppo di cittadini, in seguito appoggiato da Ps, Verdi, dalla confederazione sindacale Travail.Suisse e da altre associazioni di categoria. La modifica di legge ha però origine da una sentenza emessa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) nel 2016 che diede ragione a una donna zurighese, stabilendo che la sorveglianza degli assicurati è contraria al rispetto della vita privata e familiare. Prima di questa sentenza, per esempio la Suva – l’Istituto nazionale di previdenza contro gli infortuni –, si basava sulla giurisprudenza del Tribunale federale (Tf) che autorizzava questo tipo di sorveglianza quale ultima ratio. Ma nell’agosto del 2017 anche lo stesso Tf ha stabilito per la prima volta che non vi sono basi legali sufficientemente chiare e dettagliate che permettano di sorvegliare i beneficiari sia di una rendita Ai, sia di una prestazione dell’assicurazione infortuni. Nel frattempo la Suva e gli uffici cantonali dell’Ai hanno quindi sospeso tale pratica. In seguito il Parlamento ha così elaborato – in tempo record – la modifica di legge in votazione il 25 novembre.

Come mai in tempo record?

La pressione della lobby delle assicurazioni in Parlamento è stata eccezionalmente alta. Di solito una modifica legislativa approda in Parlamento dopo diversi anni dalla nascita della questione e viene poi dibattuta dai deputati federali durante le sessioni delle Camere solitamente nell’arco di circa un anno o due in casi particolarmente complessi. In questo caso invece, poche settimane dopo la sentenza della Cedu, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati ha depositato un’iniziativa parlamentare volta a elaborare la base legale in questione. Alla fine del 2017 il testo era pronto e durante la sessione primaverile di quest’anno le Camere federali hanno dibattuto e approvato la nuova legge in una sola settimana. Per gli standard elvetici una modifica di legge in questi tempi ha dell’incredibile. Durante i dibattiti diversi deputati avevano sottolineato l’urgenza della questione: gli assicuratori non potendo più osservare segretamente gli assicurati stavano perdendo milioni. Ciò che invece non avevano detto è che tutti questi parlamentari hanno o avevano cariche proprio all’interno delle assicurazioni.

Quali risultati ha prodotto la sorveglianza degli assicurati in passato?

Prima della sentenza della Cedu, l’Ai e la Suva avevano già effettuato osservazioni segrete di persone sospettate di frodare l’assicurazione. Per quanto riguarda l’Ai tra il 2009 e il 2016 sono state svolte in media circa 2’000 verifiche all’anno, delle quali 220 mediante osservazioni segrete. Nello stesso periodo la Suva ha esaminato in media 400 casi sospetti all’anno, di cui una dozzina attraverso sorveglianze segrete. Stando al Dipartimento federale dell’interno, le osservazioni segrete da parte dell’Ai hanno permesso di confermare sospette frodi in circa la metà dei casi. Per quanto riguarda la Suva, in circa due casi su tre. Negli anni in questione l’Ai ha così potuto risparmiare 1,2 miliardi di franchi, di cui 320 milioni facendo uso di sorveglianze segrete.

Cosa prevedono le nuove disposizioni?

Le assicurazioni sociali potranno ingaggiare detective privati per effettuare registrazioni visive e sonore, volte a smascherare chi percepisce indebitamente rendite dalle assicurazioni sociali, come l’Ai o le casse malati, dall’Ai, dall’assicurazione infortuni. Le nuove norme non saranno applicate all’aiuto sociale che è di competenza cantonale. Un’osservazione segreta potrà essere ordinata solo in presenza di indizi concreti e se gli abusi non potranno essere accertati con altri mezzi. Inoltre sarà possibile utilizzare strumenti di localizzazione come il Gps, ma solo con un’autorizzazione del tribunale competente. La sorveglianza potrà durare al massimo sei mesi, prolungabili di altri sei, e potrà essere ordinata solo da una persona con funzioni direttive presso l’assicurazione. Conclusa l’osservazione, la persona sorvegliata in segreto sarà informata.

Qual è il punto più controverso della legge?

Il luogo dove gli assicurati possono o meno essere sorvegliati, e con quali mezzi si possono effettuare le osservazioni segrete. Secondo la nuova legge “l’assicurato può essere osservato soltanto se: si trova in un luogo accessibile al pubblico; oppure si trova in un luogo liberamente visibile da un luogo accessibile al pubblico”. È proprio quest’ultimo punto a generare discussioni. Secondo il Consiglio federale le osservazioni segrete saranno possibili ad esempio su un balcone, ma non nella camera da letto. Per i promotori del referendum, ciò sarà invece possibile. E questa sarebbe una grave violazione della sfera privata. Chi combatte la modifica legislativa sostiene che sarà anche possibile effettuare registrazioni con strumenti ausiliari, come ad esempio i droni. Non per il governo, invece, secondo cui non sarà permesso servirsi di tutti quegli apparecchi che amplificano i sensi umani.

Cosa rientra nella sfera privata?

La giurisprudenza del Tf distingue tra sfera privata protetta e non protetta. Una persona che svolge atti quotidiani osservabili a occhio nudo in un luogo liberamente visibile per chiunque, di fatto rinuncia alla sua privacy. Nella fattispecie, il Tf esaminava il caso di una persona filmata sul suo balcone, luogo che quindi rientra nella sfera privata non protetta. In un altra sentenza il Tf ha poi stabilito – riferendosi alla tromba delle scale e alla lavanderia – che l’interno della casa non rientra nella sfera privata liberamente visibile. Sorvegliare qualcuno “in questo spazio è quindi per principio inammissibile”, si legge in una scheda informativa dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali. Teoricamente la camera da letto rientra dunque nella sfera privata protetta, ma la giurisprudenza non lo ha mai indicato esplicitamente.

Chi ha il diritto di ‘spiarci’?

L’articolo 13 della Costituzione federale stabilisce che “Ognuno ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare [e] della sua abitazione [...]”. Per sorvegliare qualcuno è necessaria una base legale: attualmente polizia e Ministero pubblico possono osservare in segreto persone, solo se si trovano in “luoghi accessibili al pubblico” (articolo 282 del Codice di procedura penale). Lo stesso vale per il servizio delle attività informative della Confederazione, secondo l’articolo 14 della legge federale sulle attività informative (Lain). I servizi segreti possono anche “registrare fatti in luoghi privati o non accessibili al pubblico”, ma solo con un’autorizzazione del Tribunale federale amministrativo.

Chi combatte la nuova legge? Chi la sostiene?

A respingerla in Parlamento sono stati i deputati dell’ala rosso-verde. Il referendum è però stato lanciato da un gruppo di cittadini, senza il sostegno immediato di Verdi e socialisti. Inizialmente a sostenere la raccolta firme sono stati solo i Giovani verdi. In seguito anche Verdi e Ps hanno sostenuto il comitato referendario che ha pure ricevuto l’appoggio di Travail.Suisse, l’associazione svizzero-tedesca dei consumatori (Sks), alcuni professori di diritto, l’associazione mantello delle organizzazioni di persone con andicap e altre associazioni di categoria. Ad appoggiare il referendum non c’è solo la sinistra, ma anche un comitato guidato dai Giovani verdi liberali (che hanno convinto anche il partito maggiore), di cui fanno parte anche esponenti dei Giovani liberali radicali. A favore della modifica legislativa ci sono il Consiglio federale, Plr, Ppd, Pbd, Udc e Lega.

Quali sono le argomentazioni dei favorevoli?

Per il Consiglio federale la base legale in votazione garantisce maggiore trasparenza e permetterà di evitare monitoraggi arbitrari e inutili. Pur essendo consapevole che la nuova legge rappresenti una notevole intrusione nella privacy di chi viene sorvegliato, il governo sostiene che è necessaria per poter combattere le frodi alle assicurazioni. L’esecutivo sottolinea inoltre che le osservazioni segrete potranno essere eseguite solo in presenza di indizi concreti. Stando al comitato favorevole, la nuova legge sarà inoltre più rigida della prassi seguita in passato, visto che la sorveglianza sarà limitata nel tempo. Inoltre con le nuove norme faranno risparmiare alle assicurazioni circa 80 milioni di franchi all’anno e avranno anche un effetto preventivo sui possibili frodatori.

Quali sono gli altri argomenti dei contrari?

Secondo i promotori del referendum, la lobby delle assicurazioni ha influenzato il Parlamento nelle sue decisioni in merito alla nuove disposizioni. Il risultato è una legge poco accurata che viola pesantemente la sfera privata. Inoltre già oggi polizia e giustizia hanno i mezzi per perseguire penalmente gli abusi. Le autorità devono però seguire regole ben precise, mentre con queste nuove norme gli assicuratori potranno sorvegliare gli assicurati come vogliono loro, ovvero senza l’autorizzazione di un tribunale. Per gli oppositori alla nuova legge, i 12 casi di frode all’anno individuati dalla Suva in passato potrebbero essere benissimo verificati dalla polizia. Insomma, “sorveglianza sì, ma non in questo modo”.

Quante possibilità ha il referendum?

Come spesso accade, i cittadini sono confrontati con una domanda, la quale risposta sembra essere evidente: chi non vorrebbe che coloro che frodano le assicurazioni sociali venissero smascherati? Ben pochi o addirittura nessuno. Già alla fine di aprile un sondaggio Tamedia dava al 62% i favorevoli alla modifica legislativa. L’altroieri, un nuovo sondaggio condotto per conto di Tamedia indicava i sì al 68%, e al 30% i contrari. La motivazione principale era che grazie alle nuove norme si potesse lottare con più efficienza contro gli abusi, a vantaggio degli assicurati onesti. Anche il primo sondaggio Ssr del 19 ottobre dava il 57% degli intervistati a favore della modifica legislativa. La tendenza potrebbe cambiare solo se i cittadini valuteranno più importante la protezione della sfera privata, piuttosto che la lotta contro le frodi assicurative. In questo momento ciò sembrerebbe improbabile, anche perché la sinistra, che ha appoggiato il referendum solo in un secondo momento, non è apparsa totalmente concentrata nel combattere i ‘detective sociali’.

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