Svizzera

La neve cade a fagiolo: prime sciate nel weekend

Prezzi in aumento e skipass con tariffe basate sulle previsioni meteo. Il Politecnico federale di Zurigo: 'Sarà un buon inverno'

2 novembre 2018
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Benedette abbondanti nevicate dello scorso fine settimana. I gestori degli impianti siti sulle Alpi orientali, nella Svizzera centrale, in Vallese e nell'Oberland bernese già dal prossimo week-end apriranno al pubblico. Due i metri di neve sul lato sud delle Alpi, 150 centimetri in Alta Engadina, mezzo metro nel resto delle Alpi, come comunicato da Meteo Svizzera.

Nei Grigioni la stagione sarebbe dovuta partire domani a Laax, ma il forte favonio, che nei giorni scorsi ha toccato i 150 km/h, ha impedito l'avvio dell'attività che dovrà quindi essere rimandato. Nel cantone retico tuttavia è possibile sbizzarrirsi sulle piste di Diavolezza, in Alta Engadina. In Vallese, oltre a Saas-Fee e Zermatt, si potrà sciare anche sui 60 centimetri bianchi si Verbier. Per quanto riguarda la Svizzera centrale, a Engelberg (OW) si potrà sciare sul ghiacciato del Titlis. La Skiarena di Andermatt-Sedrun (UR/GR) ha invece deciso di rinviare di una settimana la prevista apertura degli impianti del Gemsstock.

Tra le altre zone sciistiche aperte figura Glacier 3000 tra Berna e Vaud. Nell'Oberland bernese sarà a disposizione degli sciatori anche la pista di Tschentenalp, sopra Adelboden, la prima pista svizzera da sci alpino innevata con la tecnica dello snowfarming (conservazione della neve durante l'estate).

Prezzi in aumento

I prezzi per le carte giornaliere e per quelle settimanali sono aumentati in media dell'1,3%, ha comunicato l'associazione Funivie Svizzere. Cresce la moda degli skipass con tariffe flessibili, con prezzi basati sulle previsioni meteo, che sempre più impianti di risalita invernali offrono ai proprio clienti come alternativa ai prezzi fissi. In alcune regioni i prezzi fissi sono addirittura scomparsi: è il caso, ad esempio, del comprensorio Andermatt-Sedrun, di Zermatt e pure di St. Moritz.

Per l'imminente stagione invernale, le società degli impianti di risalita elvetiche hanno investito complessivamente tra i 200 e i 350 milioni di franchi, ha indicato alla Keystone-ATS il portavoce di Funivie Svizzere Andreas Keller, che si è mostrato fiducioso per questo inverno. Anche il Centro di ricerca congiunturale (KOF) del Politecnico federale di Zurigo prevede un buon inverno: secondo le sue stime i pernottamenti dovrebbero aumentare del 2,3%. Già lo scorso inverno era stato positivo, ricorda il KOF, grazie alla ripresa economica e alle buone condizioni meteorologiche.

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