Svizzera

Uccise l'amante a coltellate, 12 anni di carcere

Ginevra, 41enne svizzero condannato per assassinio. Nel 2016, a La Plaine, eliminò la compagna 49enne per impedire che rovinasse una sua nuova relazione

((Ti-Press))
19 ottobre 2018
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Un uomo di 41 anni, accusato di aver ucciso a coltellate l'amante nell'appartamento di quest'ultima nel gennaio 2016 a La Plaine (GE), è stato condannato oggi dal Tribunale criminale di Ginevra a 12 anni di carcere per assassinio.La donna di 49 anni era stata trovata morta il 5 gennaio 2016 nel suo domicilio di La Plaine, al confine con la Francia. Il 12 il Ministero pubblico ginevrino aveva annunciato l'arresto nel canton Vaud di un uomo di 39 anni, di nazionalità svizzera. Secondo le ricostruzioni, l'imputato aveva dapprima inferto alla donna una coltellata al collo, poi aveva affondato la lama nel suo corpo altre 12 volte. Secondo quanto è stato appurato, l'uomo aveva una nuova compagna al momento del crimine: avrebbe ucciso l'amante per impedirle di rivelare la loro relazione intima a questa donna. Il Ministero pubblico ginevrino aveva deciso di rinviare l'imputato a giudizio per assassinio, accusa più grave rispetto al semplice omicidio intenzionale, per l'assenza di scrupoli da lui dimostrata nel suo agire e per il movente particolarmente odioso. La difesa aveva invece chiesto una condanna per omicidio. Rivolgendosi all'imputato, il presidente della corte ha affermato "la sua colpa è molto pesante", sottolineando il movente particolarmente odioso e futile. L'imputato ha agito per puro egoismo, per trarsi d'impiccio, mentre in realtà era lui stesso l'unico responsabile della situazione. I giudici hanno tenuto conto come attenuante dell'eccellente collaborazione che l'imputato a dimostrato durante il procedimento, della consapevolezza dimostrata nei confronti della gravità delle sue azioni e della volontà "debolmente limitata", descritta dagli esperti come personalità borderline.

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