Svizzera

Divieto burqa, Nekkaz pagherà le multe a San Gallo (dopo Locarno)

Lo scorso 23 settembre il voto contro la dissimulazione del volto, Interviene ancora l'uomo d'affari e attivista politico algerino

Nekkaz a Locarno nel 2016 (Ti-Press)
3 ottobre 2018
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Dopo Locarno nel luglio 2016, l'uomo d'affari e attivista politico algerino Rachid Nekkaz ha visitato oggi la città di San Gallo in compagnia di una donna che indossava un niqab e ha annunciato che pagherà tutte le multe che verranno comminate in seguito all'introduzione del divieto di dissimulare il viso nei luoghi pubblici, approvato a livello cantonale il 23 settembre con una maggioranza di due terzi.

Davanti al municipio Nekkaz ha sostenuto che ogni donna deve poter dissimulare volontariamente il proprio volto per motivi di libertà religiosa e le autorità devono rispettare tale libertà tanto quanto le leggi. Se nel canton San Gallo donne musulmane con il burqa, il niqab o altri veli islamici saranno multate Nekkaz si assumerà tali costi. In Ticino ha già pagato quattro multe e in altri paesi europei oltre 1'500. L'uomo ha anche indicato di aver chiesto un incontro all'esecutivo comunale e cantonale, ma di non aver ottenuto risposta.

Il testo adottato dal legislativo cantonale - che si ispira all'articolo costituzionale già in vigore in Ticino - prevede che chiunque si copra il volto in pubblico sia punibile se "minaccia o mette in pericolo la sicurezza pubblica o la pace sociale o religiosa". L'esistenza di un pericolo in tal senso deve essere valutato caso per caso. Dopo la votazione il direttore cantonale di giustizia e polizia Fredy Fässler aveva sostenuto che il divieto non avrà grandi effetti: egli non riesce ad immaginarsi una situazione in cui le condizioni dell'interdizione siano rispettate. Fässler ritiene che la polizia non multerà donne che portano un velo islamico.

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