Svizzera

Gli svizzeri non hanno digerito le due agro-iniziative

Alimenti equi, sovranità alimentare: nettamente respinte le proposte dei Verdi e del sindacato Uniterre. È il classico 'Röstigraben'.

(Keystone)
23 settembre 2018
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Gli svizzeri non vogliono introdurre nuovi standard nella produzione degli alimenti: le due iniziative agricole sottoposte oggi in votazione sono state chiaramente respinte. I no sono stati il 61,3% per la proposta concernente gli alimenti equi e il 68,4% per quella che promuoveva la sovranità alimentare.

Quattro cantoni - tutti romandi - hanno però approvato gli entrambi gli oggetti, creando un classico "Röstigraben" (divario politico fra Romandia e Svizzera tedesca). Hanno creduto nei due progetti di modifica della Costituzione Ginevra (64% di sì agli alimenti equi, 60% alla sovranità alimentare), Vaud (64% e 57%), Giura (58% e 54%) e Neuchâtel (57% e 53%). In tutti gli altri cantoni a farla da padrone è stato il no: fra loro anche Ticino (57% e 63%) e Grigioni (70% e 77%). La partecipazione si è attestata al 37%.

Le due iniziative erano partite molto bene nei primissimi sondaggi: c'era simpatia per due testi che volevano rafforzare un'agricoltura maggiormente attenta all'ambiente e di vicinanza. Via via che il dibattito si è approfondito gli aspetti negativi hanno prevalso. In particolare, stando ai sondaggisti, a causa degli effetti sul portafoglio, con lo spettro di un possibile aumento dei prezzi degli alimenti, un aspetto su cui hanno fatto particolarmente leva i contrari.

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