Svizzera

Auspicata dagli Stati l'estensione dell'Agenda integrazione Svizzera

L'opinione del Consiglio è che il beneficio sia esteso a tutti gli adolescenti e ai giovani adulti immigrati, per velocizzarne il loro coinvolgimento nella società

Che l'integrazione sia per tutti (foto: Keystone)
19 settembre 2018
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L'Agenda integrazione Svizzera, strumento volto ad accelerare l'integrazione delle persone ammesse provvisoriamente e dei rifugiati, va esteso a tutti gli adolescenti e giovani adulti immigrati. È l'opinione del Consiglio degli Stati che ha approvato, con 34 voti contro 1, una mozione in tal senso della sua Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura.

L'agenda – che mira a velocizzare l'integrazione delle persone coinvolte nella formazione professionale, nell'attività lavorativa e nella società – ha dato finora buoni risultati, ha spiegato il relatore commissionale Ruedi Noser (Plr/Zh). Occorre però ora trovare delle soluzioni per i giovani di 17 e 18 anni arrivati in Svizzera senza ricorrere al canale dell'asilo.

La Confederazione è direttamente competente unicamente per quel che concerne l'asilo e propone quindi che questi migranti – provenienti da Paesi dell'Ue/Aels, ma anche da Stati terzi – passino per la formazione professionale ordinaria. Ogni giovane deve però avere la possibilità di potersi integrare sul mercato del lavoro, ha sostenuto Noser.

La palla è nel campo dei Cantoni, ha replicato la consigliera federale Sinometta Sommaruga. "Siamo tutti d'accordo nel voler favorire l'integrazione di questi giovani, ma le competenze legali devono essere rispettate", ha precisato invano.

L'atto parlamentare passa ora al Consiglio nazionale.

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