Svizzera

'Ogni mese un'azienda svizzera viola i diritti umani'

Cinque imprese responsabili per la metà dei casi, secondo Sacrificio quaresimale e Pane per tutti. In totale sono 19 le multinazionali coinvolte

13 settembre 2018
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Mediamente quasi una volta al mese un'azienda svizzera è coinvolta in violazioni dei diritti umani o degli standard ambientali all'estero, secondo un'analisi degli enti assistenziali Sacrificio quaresimale e Pane per tutti, che ne hanno censite almeno 64 negli ultimi sei anni.

I casi sono da attribuire a 32 imprese attive in quattordici settori, si legge in un comunicato congiunto pubblicato oggi. A creare maggiormente problemi sono ditte specializzate nelle materie prime: 19 casi di cui undici solamente per conto del gruppo zughese Glencore. Al secondo posto seguono, con sette casi ciascuno, le banche e l'industria alimentare. Per quanto riguarda il tipo di violazione il 21% sono inquinamenti, seguiti da diritti del lavoro e sicurezza sul lavoro.

Ma secondo i due enti assistenziali i casi sono certamente molti di più, dato che molti oltraggi non vengono documentati a fondo e il grande pubblico non ne viene a conoscenza.

Secondo Sacrificio quaresimale e Pane per tutti è impressionante che cinque aziende da sole siano responsabili di esattamente la metà delle violazioni: si tratta di Glencore, Nestlé, LafargeHolcim, Syngenta e Credit Suisse.

A quanto pare le misure prese su base volontaria e cui fanno sempre riferimento le multinazionali non impediscono problemi relativi ai diritti umani e ambientali, viene affermato nella nota. Ciò rivela l'importanza e l'urgenza dell'iniziativa popolare "Per imprese responsabili". Questa chiede che le ditte attive a livello internazionale esaminino regolarmente i propri rischi e adottino misure preventive per evitare violazioni.

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