Svizzera

Autopostale, una riorganizzazione da 40 a 60 posti (in meno)

Per Syndicom, preso atto della bontà della scelta di rivedere le strutture, i licenziamenti sono un annuncio 'totalmente incomprensibile'

(Ti-Press)
10 settembre 2018
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Dopo lo scandalo delle sovvenzioni, AutoPostale procede a una riorganizzazione che porterà fra le altre cose alla soppressione di 40-60 impieghi, circa il 2% degli effettivi. L’impresa punta su fluttuazioni naturali e prepensionamenti, ma non esclude licenziamenti. I tagli non sono legati a ragioni economiche, si legge in un comunicato odierno dell’azienda, ma piuttosto ad una riorganizzazione strategica in seguito alla quale verranno meno alcuni settori di attività e vi sarà uno "sfruttamento delle sinergie".

La riorganizzazione comporta diversi cambiamenti per i collaboratori: a causa di un rafforzamento della presenza nelle regioni, è possibile che nei settori amministrativi si verifichino modifiche nei profili e nelle competenze, così come nelle condizioni d’impiego. Per i dipendenti cambierà poi il datore di lavoro giuridico, in seguito allo scioglimento della struttura holding e dell’accorpamento delle attuali cinque società di AutoPostale in un’unica unità (AutoPostale SA). La consultazione prescritta per legge verrà condotta a partire da oggi fino al 23 settembre. I collaboratori interessati hanno il diritto di sottoporre proposte "per evitare eventuali disdette del rapporto di lavoro o altre modifiche alle condizioni d’impiego, limitarne il numero o attenuarne le conseguenze". Potranno anche avanzare proposte sulla futura struttura dell’azienda. A ottobre verranno prese le decisioni finali. "Siamo consapevoli del fatto che le modifiche previste possono dare adito a incertezze e timori tra i collaboratori. Ma è nostra premura condurre il processo in modo rapido e trasparente", ha detto il responsabile ad interim di AutoPostale Thomas Baur, citato nella nota. La società "prende molto sul serio la responsabilità sociale legata ai cambiamenti previsti e intrattiene un dialogo intenso con i collaboratori e le parti sociali", ha aggiunto.

Syndicom: 'Un po' di stima, anziché minacce di licenziamento'

Il fatto che AutoPostale voglia rivedere le strutture e aumentare la presenza nelle regioni è positivo, se questo condurrà ad un aumento della trasparenza, ha affermato Syndicom. Tuttavia, il sindacato si dice irritato dal fatto che l’azienda non escluda licenziamenti. In un comunicato l’organizzazione sottolinea che il 2% di impieghi che sembrano essere a rischio possono essere assorbiti da una buona pianificazione. Nel corso della consultazione si farà quindi pressione affinché nessun licenziamento venga pronunciato. "La direzione di AutoPostale farebbe bene a vivere realmente la responsabilità sociale nei confronti del personale anziché ribadirla solo a parole. Questa è l’unica maniera per recuperare una fiducia ormai incrinata dei suoi dipendenti", ha detto Sheila Winkler, segretaria centrale e responsabile del dossier di AutoPostale presso Syndicom, citata nel comunicato.

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