Svizzera

Il trasporto più assurdo se lo aggiudicano le Ffs

Oltre 43mila chilometri per realizzare la facciata dell'edificio sulla Europaallee di Zurigo: pietra tedesca, lavorata in Cina e trasportata in Svizzera

28 agosto 2018
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Un premio speciale – il 'Sasso del Diavolo' – per il trasporto più assurdo. La distinzione, istituita da Iniziativa delle Alpi, quest'anno se la sono aggiudicata le Ferrovie federali svizzere. Per cosa? Per la loro facciata dell'edificio sulla Europaallee di Zurigo. «È preoccupante che un’impresa federale come le Ffs, per un immobile di prestigio, utilizzi pietre che sono state trasportate per oltre 43'000 chilometri», afferma Jon Pult, Presidente dell’Iniziativa delle Alpi. La facciata, infatti, è costruita con pietre naturali provenienti dalla Germania, montate in Cina e da lì riportate in nave a Basilea e in camion fino a Zurigo. Tragitto complessivo di trasporto: 43'120 chilometri. Tale trasporto causa 20 volte più CO2 che una facciata prodotta sul luogo della costruzione. L’Iniziativa delle Alpi critica che un tale modo di procedere sia compatibile con la legge sulle commesse pubbliche. «Una ditta ottiene più facilmente un mandato se porta i sassi da un lato all’altro del pianeta e ritorno, invece di lavorare con materiali e produttori locali. Questo mostra quanto sia assurdo il nostro sistema attuale», spiega Jon Pult.

Esempi nobili

Iniziativa delle Alpi, però, consegna pure il «Cristallo di rocca», quale esempio positivo.  Quest'anno il premio è andato all’organizzazione Lucernese «Wasser für Wasser», che promuove l’utilizzo dell’acqua del rubinetto presso ristoranti e aziende e così contribuisce a evitare trasporti inutili. «Con le caraffe messe a disposizione da 'Wasser für Wasser' i ristoranti e le aziende possono impegnarsi per la protezione del clima, rinunciando a lunghe vie di trasporto e producendo meno rifiuti», spiega Michael Töngi, Consigliere nazionale e membro del Consiglio delle Alpi dell’Iniziativa delle Alpi.

«Con questi due premi vogliamo sollecitare le aziende a cercare soluzioni per ridurre le distanze di trasporto», dice Django Betschart, Responsabile della politica di protezione delle Alpi dell’Iniziativa delle Alpi. «Perché deve essere un obiettivo di tutti noi ridurre le emissioni di CO2 e fermare il cambiamento climatico. Ne fa parte il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia, ma anche evitare i trasporti inutili».

 

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