Nel secondo trimestre il numero degli impieghi è cresciuto del 2,1%. Il Ticino, con 227mila posti di lavoro, marcia sul posto
Sempre più persone lavorano in Svizzera: nel secondo trimestre il numero degli impieghi è salito a 5,05 milioni, con una progressione del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2018. Il Ticino è l'unica regione che non cresce: marcia sul posto con 227'000 posti di lavoro.
In cifre assolute l'aumento a livello nazionale - definito "forte" dall'Ufficio federale di statistica (UST), che ha diffuso oggi i dati - è stato di 104'000 impieghi: circa 14'000 nel settore secondario (industria e costruzioni) e circa 89'000 nel terziario (servizi), con incrementi percentuali rispettivamente dell'1,3% e del 2,3%.
Espresso in equivalenti a tempo pieno, il volume di impieghi ammonta a 3,93 milioni (+2,0% su base annua). Il settore secondario è cresciuto di 14'000 unità (+1,4%), quello terziario di 63'000 (+2,2%).
L'occupazione avanza in particolare nei rami alberghi e ristoranti (+5,0%), servizi alle imprese (+3,2%), sanità (+3,0%), trasporti e comunicazioni (+2,7%), istruzione (+2,0%), attività manifatturiere (+1,4%) e costruzioni (+1,2%). Presentano invece dei cali i settori del commercio (-0,8%) e delle attività finanziarie e assicurative (-0,9%).
Nel periodo in rassegna l'impiego offre un quadro al rialzo in tutte le grandi regioni (a parte il Ticino), con incrementi su base annua fra l'1,3% (Espace Mittelland) e il 3,0% (regione del Lemano e Svizzera nordoccidentale).
I dati raccolti attraverso un sondaggio presso le imprese fanno presagire un aumento dell'occupazione anche nel prossimo trimestre. Le aziende segnalano anche un aumento delle difficoltà di reclutamento di personale qualificato.