Svizzera

Cyberspionaggio contro la Ruag, sospesa la procedura penale

Lo ha annunciato il Ministero pubblico della Confederazione. L'inchiesta era stata aperta due anni orsono. Ignoti i responsabili dell'attacco

(foto Ti-Press)
27 agosto 2018
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Il Ministero pubblico della Confederazione ha sospeso la procedura penale avviata in seguito ai cyberattacchi dei quali è stata vittima la Ruag, una società controllata dalla Confederazione e specializzata nell'armamento e nelle attività aerospaziali. L'inchiesta era stata aperta due anni orsono, ma i responsabili e la loro localizzazione rimangono ignoti. E' quanto ha indicato il portavoce del Ministero André Marty alla radio Srf.

Dietro all'operazione - secondo quanto riferito da diversi media elvetici - vi sarebbe la Russia. Non c'è però alcuna conferma ufficiale. "Generalmente, e senza fare alcun legame con una procedura penale in particolare, si può dire che di fronte a realtà così complesse solo attori statali possono essere presi in considerazione", afferma Marty. Questo tipo di attacco costa troppi soldi e richiede troppe competenze per non essere stato condotto da uno Stato.

Di regola la Svizzera non richiede assistenza giudiziaria per reati politici come lo spionaggio. Marty non dice se la Confederazione intenda chiedere la collaborazione della Russia o di un altro Paese. "L'assistenza giudiziaria ha senso solo se si presuppone che anche le autorità straniere abbiano interesse a rispondere alle nostre domande. Se ciò non fosse il caso, una richiesta di reciproca assistenza avrebbe poco senso", ha precisato ancora il portavoce.

Nel corso dell'azione contro la Ruag sono stati trafugati più di 20 gigabyte di dati. L'attacco, scoperto nel gennaio del 2016, è stato eseguito in modo molto mirato e professionale, infettando i computer con un software di spionaggio.

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