Svizzera

Votazioni 23 settembre, per la Ssr saranno tre Sì

Secondo il primo sondaggio, ampio sostegno per le iniziative "Per alimenti equi", "Per la sovranità alimentare" e al controprogetto diretto all'"Iniziativa per la bici"

Ti-Press
17 agosto 2018
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Si prospettano tre sì alle votazioni federali del prossimo 23 settembre: secondo gli specialisti dell'istituto di ricerca gfs.bern che hanno realizzato il primo sondaggio su mandato della Ssr, se si fosse votato lo scorso 5 agosto il 78% degli svizzeri avrebbe approvato l'iniziativa popolare "Per alimenti equi", il 75% quella "Per la sovranità alimentare" e il 64% il controprogetto diretto all'"Iniziativa per la bici", poi ritirata.

I giochi - secondo gfs.bern - non sono però ancora fatti, visto che l'indagine è stata realizzata in piena pausa estiva quando le campagne per le votazioni non erano ancora entrate nel vivo. Inoltre, per quanto concerne le iniziative, solitamente con l'approssimarsi della data del voto la tendenza verso l'approvazione tende a calare.

Stando al sondaggio, il cui margine d'errore si situa attorno a +/-2,9 punti percentuali, i favorevoli all'iniziativa "Per derrate alimentari sane, prodotte nel rispetto dell'ambiente e in modo equo" sono il 78%, i contrari il 20% e gli indecisi il 2%.

La polarizzazione tra i partiti è abbastanza insignificante: senza sorprese l'elettorato dei Verdi sostiene - nella misura del 99% - la proposta, mentre i simpatizzanti del PS la appoggiano con il 87%. Quanto alle principali formazioni borghesi, la maggioranza degli elettori dell'Udc, del Plr e del Ppd la sostengono ciascuno con il 68%.

Per quanto riguarda le regioni linguistiche, in Romandia l'approvazione è più forte (89% di sì, 9% di no e 2% di indecisi), mentre nella Svizzera italiana si riscontra il sostegno più debole (58% di sì contro 40% di no e 2% di indecisi). L'elettorato svizzero-tedesco ha una posizione intermedia (77% di sì, 22% di no e 1% di indecisi).

Anche l'iniziativa popolare "Per la sovranità alimentare. L'agricoltura riguarda noi tutti" sembra godere di solidi consensi: i "sì" rappresentano il 75%, i "no" il 22% e coloro che non si esprimono il 3%. In questo caso la linea di demarcazione tra favorevoli e contrari è ancor meno rilevante: gli elettori dei Verdi (87%) sono i più favorevoli al testo, ma anche la maggioranza dei simpatizzanti di Udc (78%), PS (76%) , Ppd (70%) e Plr (64%) sostengono in modo chiaro l'iniziativa.

Dal sondaggio risulta anche che l'appoggio varia a seconda delle regioni linguistiche: in Romandia prevale un 89% di sì contro un 10% di no, mentre nella Svizzera italiana i favorevoli sono "solo" il 58% e i contrari il 41%. Nella Svizzera tedesca la tendenza verso il sì è del 74% contro un 24% di no.

Quanto al "Decreto federale concernente le vie ciclabili, i sentieri e i percorsi pedonali" le posizioni sembrano più incerte: il 64% del campione intervistato è favorevole, il 26% contrario e il 10% indeciso. La più alta percentuale di consensi si riscontra tra l'elettorato dei Verdi (86% di sì, 8% di no). I più critici sarebbero i simpatizzanti dell'Udc (51% di sì contro 42% di no). La maggioranza degli elettori del Ps (79% di sì), del Plr (64%) e del Ppd (63%) sostengono pure l'iniziativa.

Sul piano geografico il testo raccoglie le maggiori simpatie nella Svizzera romanda (67% di sì, 19% di no e 14% di indecisi). Seguono la Svizzera tedesca (64% di sì, 27% di no e 9% di indecisi) e quella italofona (55% di sì e 45% di no).

Stando al sondaggio Ssr, realizzato tra il 30 luglio e il 10 agosto su un campione di 1'200 aventi diritto di voto, il 40% era intenzionato a partecipare alla consultazione popolare. L'affluenza alle urne il 23 settembre dovrebbe quindi risultare nella media delle ultime votazioni federali.

Sondaggio Tamedia

Anche nel primo sondaggio online, effettuato da Tamedia fra il 6 e il 7 agosto su un campione di 7635 persone e pubblicato il 10 agosto, si delineavano tre sì.

In quel caso però, mentre le iniziative popolari "Per alimenti equi" e "Per la sovranità alimentare" erano approvate da oltre il 60% degli intervistati, il controprogetto all'"Iniziativa per la bici" non trovava ancora una chiara maggioranza: veniva approvato dal 48% e respinto dal 44%.

Il margine di errore era di 1,6 punti percentuali.

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