Svizzera

In moto ci si veste in modo adeguato

Il Tcs invita motociclisti e scooteristi a seguire le principali regole di sicurezza che prevedono casco e protezioni per mani, piedi e schiena

(Ti-Press)
26 luglio 2018
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L’anno scorso, sulle strade svizzere, 51 persone sono morte e 960 sono rimaste gravemente ferite, in incidenti stradali, alla guida di una due ruote motorizzata. Con la calura estiva, il Tcs osserva che molti motociclisti e scooteristi non rispettano certe regole elementari sulla sicurezza e trascurano il loro equipaggiamento. Con la bella stagione, arriva anche la forte propensione a trascurare la propria sicurezza, optando per un abbigliamento leggero. Un motociclista, essendo meno protetto di un’automobilista in caso d’incidente, deve pertanto equipaggiarsi di conseguenza.

Circa l’80% delle collisioni, con coinvolgimento di motociclisti e scooteristi, sono causate da altri utenti della strada che non li hanno visti o riconosciuti. Malgrado le temperature elevate, il Tcs ricorda che non bisogna banalizzare quando è in gioco la propria sicurezza. Dai dati dell’Ufficio federale delle strade (Ustra), nel 2017, 2’158 motociclisti e scooteristi sono stati leggermente feriti, 960 hanno subito ferite gravi e 51 hanno perso la vita, ciò che rappresenta il 22% dei morti sulle strade svizzere.

Casco obbligatorio e abbigliamento adatto
Indossare il casco è obbligatorio e lo stesso vale per il passeggero. Il casco "integrale" offre la migliore protezione, in quanto protegge tutto il viso e le mascelle. Esistono anche dei caschi modulabili, molto pratici per chi porta occhiali, ma non devono essere mai indossati aperti su strada (pericolo mortale). Un casco Jet, che rispetti la norma ECE 22-05, può essere utilizzato occasionalmente, quando fa caldo.

Prima di tutto – ricorda il Tcs – i motociclisti e gli scooteristi devono essere coscienti del fatto che il compromesso ideale fra comfort e sicurezza non esiste. Il cuoio, spesso di colore scuro e quindi troppo caldo in estate, resta il materiale più resistente contro gli sfregamenti in caso di caduta. Sul mercato, si possono acquistare capi in cuoio di colori chiari e «perforati» per una buona aerazione. I negozi specializzati offrono dei pantaloni in tessuto rinforzato e delle giacche in tessuto munite di para- schiena. La migliore protezione è un giubbotto o una tuta con airbag integrato e paraschiena supplementare. Il Tcs raccomanda di trasportare il proprio vestiario leggero in uno zaino o negli appositi portaoggetti e di cambiarsi quando si è giunti a destinazione.

Le ferite alle mani o ai piedi sovente non guariscono mai al 100% e, alle volte, si ha a che fare con delle conseguenze o handicap anche per tutta la vita. Fanno parte dell’equipaggiamento, dei guanti speciali, in versione estiva, con protezione del carpo, delle dita e del palmo della mano. Da notare che i guanti certificati CE sono obbligatori in Francia per i conducenti e i passeggeri delle motociclette e degli scooter. Oltre alle mani, i piedi sono particolarmente esposti al rischio di ferite in caso di collisioni laterali o cadute. Sono da bandire le infradito, i sandali e le scarpe da ginnastica leggere. Ai motociclisti, il Tcs consiglia di calzare stivali con imbottitura protettiva integrata (come per gli scarponi da sci) che offrono la migliore protezione per il piede. Viaggiare con prudenza sulle strade di montagna Per sfuggire alla calura estiva, è forte la tentazione di recarsi in altitudine o semplicemente prendere aria su strade secondarie è forte. Il TCS ricorda che la strada non è una pista da corsa: lo stile di guida e la velocità devono sempre essere adattati alle attitudini del pilota ed al contesto stradale. Un’accentuata prudenza s’impone soprattutto nelle curve a gomito: oltre al pericolo di trovarsi di fronte un altro veicolo, i tornanti possono celare alle volte dei ciclisti intenti a scalare il colle con la sola forza dei loro polpacci.

Infine, evitare le manovre di sorpasso azzardate e non dimenticare che è obbligatorio accendere i fari, anche in pieno giorno.

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