Svizzera

L'ospedale di Zurigo alza un muro di silenzio su Marchionne

La struttura sanitaria non conferma ai giornalisti la presenza tra i degenti dell'ex numero di Fiat Chrysler Automobiles; difficoltà in borsa per il titolo

(foto Keystone)
23 luglio 2018
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Una dozzina di giornalisti è accampata all'ospedale di Zurigo in attesa di poter carpire informazioni sullo stato di Sergio Marchionne, ma la struttura sanitaria ha alzato un muro e nemmeno conferma la presenza tra i suoi degenti dell'ormai ex numero di Fiat Chrysler Automobiles (Fca), il gruppo automobilistico italo-americano con sede in Olanda.

L’Ospedale universitario di Zurigo (USZ) non conferma la presenza fra i suoi degenti di Sergio Marchionne, In ossequio ai principi della protezione della personalità USZ non fornisce alcuna informazione sui pazienti, ha indicato stamane una portavoce. Spetta se caso ai pazienti stessi comunicare al riguardo.

Stando alla stampa italiana il manager 66enne si troverebbe in condizioni stabili ma irreversibili. Il gruppo ha parlato di non meglio precisate complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria per un intervento alla spalla destra. Il ricovero sarebbe avvenuto il 28 giugno. L’operazione alla spalla si sarebbe dovuta risolvere con un breve periodo di convalescenza. Le condizioni di Marchionne si sono però improvvisamente aggravate nei giorni scorsi, tanto che è stato accelerato il processo di transizione nel gruppo automobilistico. Sui media italiani si rincorrono le speculazioni: c’è chi parla di tumore e altri di qualcosa che sarebbe andato storto durante l’operazione, con un successivo aggravamento.

 

Piazza Affari si conferma debole (Ftse Mib -1%), frenata dai titoli della scuderia Agnelli-Elkann, dopo la fine dell'era di Sergio Marchionne, il manager italo-canadese che ha dovuto lasciare anticipatamente la guida operative di Fca (-3,59%) e la presidenza di Ferrari (-4,47%) e Cnh (-3,47%) per motivi di salute. Sotto torchio anche Exor (-3,6%), a monte della catena di controllo dell'intera galassia. Pesante Carige (-4,65%), dopo la bocciatura del Piano da parte della Bce, mentre resistono in territorio positivo Italgas (+0,53%), Prysmian (+0,46), Terna (+0,29%) e Unicredit (+0,23%). In rialzo Fincantieri (+2,19%), che si è aggiudicata una nuova commessa per due navi a metano da Princess Cruises, mentre cede Fiera Milano (-8,68%). Poco mossa Luxottica (-0,18%) in vista della trimestrale. 

 

I titoli dei marchi legati al colosso italoamericano dell'auto registrano pesanti perdite in Borsa a Milano

È stato un avvio negativo quello di Fiat Chrysler Automobiles (FCA) alla Borsa di Milano lunedì, nella prima seduta dopo il passaggio di testimone alla guida del gruppo automobilistico da Sergio Marchionne a Mike Manley, in precedenza ai vertici del marchio Jeep. Ma poi I titoli hanno poi ripreso leggermente quota nel corso della mattinata. 

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