Svizzera

La spirale dei giochi online

Sempre più giovani utilizzano la carta di credito dei genitori per pagarsi gli ‘extra’. Gli esperti: possono spendere in pochi giorni migliaia di franchi.

((Keystone))
16 luglio 2018
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Centri svizzeri di consulenza che operano nell’ambito delle dipendenze sono preoccupati per l’aumento del numero di giovani che diventano dipendenti da giochi online. A loro negli ultimi tempi si rivolgono sempre più spesso genitori di giovani adolescenti che si vedono la carta di credito alleggerita da prelievi effettuati a loro insaputa dai figli, bisognosi di soldi per potersi permettere la continuazione del divertimento.

In un servizio dedicato all’argomento, ieri la ‘Nzz am Sonntag’ ha spiegato la logica di quella che viene definita una “spirale che può rendere dipendenti”. L’industria del gioco, osserva il domenicale, invade il mercato – anche grazie alla diffusione attraverso gli smartphone – con offerte che possono essere scaricate gratuitamente. La gratuità però dura poco. Chi vuole passare a un livello superiore, deve ben presto pagare qualcosa. Le possibilità d’acquisto (‘in-app’) per accedere a questi extra sono praticamente illimitate: la ‘Nzz am Sonntag’, fa l’esempio di equipaggiamenti da combattimento e di ‘passaporti di battaglia’ virtuali nei quali possono essere registrati punti ricompensa.

Presi in questa spirale, giovani adolescenti perdono di vista l’aspetto finanziario. In poco tempo, spesso senza rendersene conto appieno, possono arrivare a spendere fino a 4mila franchi, dice Franz Eidenbenz, direttore del Centro per la dipendenza da gioco presso Radix. Il domenicale riferisce di un aumento dei casi di genitori che nella Svizzera tedesca si rivolgono a centri di consulenza specializzati, o che ricorrono al blocco delle carte di credito utilizzate – quasi sempre a loro insaputa – dai figli.

Ora è una malattia

Un recente studio della Confederazione ha rivelato che il 20% dei giovani interpellati gioca sul proprio telefonino. Un’indagine di una scuola superiore zurighese ha mostrato che – su oltre mille giovani interrogati – l’8% ha un comportamento problematico per quel che riguarda i giochi online. La perdita di controllo interessa in particolare i 12-13enni.

Secondo gli esperti, la dipendenza del gioco è un problema che diventa sempre più importante in tutto il mondo. Al punto che a fine giugno l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha inserito la dipendenza da videogiochi nella lista delle malattie. Stando alla ‘Nzz am Sonntag’, al primo reparto della Svizzera per persone dipendenti dal gioco, aperto questa settimana all’Ospedale universitario di Basilea, metà dei 12 letti a disposizione sono già occupati.

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